Profumi della memoria

Creato il 20 marzo 2012 da Sabby

Di recente ho letto un libro di Simonetta Agnello Hornby “Un filo d’olio”, più che un romanzo una raccolta di memorie culinarie, che in ogni pagina sprigionavano i profumi intensi della cucina siciliana. Mentre “assaporavo” le pagine, intrise di aromi e memorie, pensavo alla mia famiglia, a mia madre. Lei è una bravissima cuoca ma non ci sono piatti che la caratterizzano. Ho memoria del profumo delle pizzette fritte, quelle condite con il pomodoro e basilico, una festa per noi bambini, del sugo della domenica, ma niente che mi possa condurre in un viaggio della memoria fatto di profumi e sapori .

Il pensiero si spostava a me, alla mia famiglia, quella da me creata e difesa, nonostante tutto, alla ricerca di qualcosa da custodire nella memoria dei profumi. Qualcosa che permetta ai miei figli di ritornare, attraverso colori e profumi, alle loro radici affettive, qualcosa che sia “il nostro” piatto del cuore, degli affetti, della memoria, un profumo di parole e di gesti, una memoria di odori, che custodisca, come un nido, le loro emozioni.

I ricordi migliori si sposano sempre con i profumi della cucina; la nostra storia comincia con il ricordo di un profumo. Perché possiamo perdere amici e lavoro, smarrire anche noi stessi qualche volta, ma difficilmente si dimentica il gusto e il profumo della propria storia.

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