Nella borsa della spesa:1 Kg di Zucchero
100 g di Acqua
50 g di graniglia di Mandorle
150 g di Mandorle intere spellate
100 g di dadolini di Frutta candita
Per decorare:Coloranti alimentari (Rosso, Verde, Giallo)
Cacao amaro, da utilizzare per colorare di Marrone
Vi racconto il “come fare” – dalle parole dell’aurore di Profumi di Sicilia:Unire lo zucchero all’acqua. A fuoco lento portare a cottura fino a che lo zucchero farà il classico filo, sempre rimestando. A questo punto unire la graniglia di mandorle, le mandorle intere spellate e i dadolini di frutta candita e variamente colorata. Dividere il composto in diverse parti e molto velocemente colorare con i diversi coloranti. Man mano sistemare i pezzi in uno stampo rettangolare. Porre in frigorifero a rassodare, rigirare e tagliare a fette spesse circa 1 centimetro.
Un pizzico di Tì:“Preparazione coloratissima ed onnipresente nelle feste popolari. È particolarmente apprezzata prechè si fonde in bocca (come un gelato, appunto) e la sua presentazione richiama l’idea di un gelato colorato che in Sicilia prende il nome di pezzu duru “.
Uno dei libri più belli, più ricchi di informazioni sulla cucina siciliana, che ho in casa è proprio Profumi di Sicilia, di Giuseppe Coria. Ho pensato al mio bel libro, finemente decorato da disegni – solo piccole stampe e nessuna fotografia, solo ricette e pochissimi fronzoli – quando il giorno del festino tutta contenta ho stretto tra le mani il mio bel pezzo di gelato di campagna; ho ipotizzato di trovare la ricetta, di potrervela raccontare e Profumi di Sicilia non mi ha deluso. Raccoglie in sé il gusto della cultura e l’amore per la mia bella isola, uno dei libri che si colloca di diritto tra gli scaffali della mia cucina e tra quelli virtuali della rubrica Biblioteca culinaria.
Il gelato di campagna è davvero onnipresente, lo mangiavo da piccola e tutt’oggi – ad ogni festa popolare , ad ogni possibile manifestazione, dal Festino alla ricorrenza di Cosma e Damiano – lo osservo sempre, coloratissimo tra le bancarelle ricche di dolciumi. Il 14 Luglio scorso l’ho voluto tra le mani, l'ho voluto far provare al mio buongustaio che non ne conosceva il gusto, che è rimasto stupito dalla dolcezza così “fondente”, liscia e piena, del pezzo di zucchero colorato simile ad un gelato… e poi ho pensato di raccontarlo pure a voi, riportandovi la ricetta che il mio libro di tipicità siciliane non manca di elencare.
Spero vi piaccia e possa allettarvi l’idea di prepararlo per i vostri bimbi
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