Ho faticato non poco a carburare in questi primi giorni del 2012.
Ripenso alla memorabile bevuta di Capodanno. Un insieme di celebri bottiglie italiane e francesi.
Aspettative soddisfatte e piccole/grandi delusioni.
Poi, a specifica richiesta dell’amico Ettore, la mia cantina concede - cosa più unica che rara - una Coulée de Serrant del 2004.
Sono passati due anni dall’ultima bottiglia bevuta - una di quelle vecchie.
La memoria reclama un’altra chance per tirare a lucido i ricordi.
Joly mi lascia ancora una volta senza parole.
L’uva prende vita nell’oro e nel miele. Il vino si fa ideologia.
Purezza gustativa, energia minerale, profumi e cori da Messa Solenne.
Una dimensione calda e profonda come il pozzo dei miei desideri proibiti.
Un perfetto miracolo “tra cielo e terra”.
CHAPEAU!
ENGLISH
I struggled more than a bit in these early days of 2012.
I think back to the memorable New Year Eve wine tasting. A collection of famous French and Italian bottles.
Good confirmations and small/big disappointments.
Then, at the specific request of my friend Ettore, my cellar releases a Coulée de Serrant 2004.
Two years have passed since the last bottle - one of the old ones.
My mind asks for another chance to freshen the memories.
Joly leaves me speechless once again.
Grapes come to life in gold and honey. Wine becomes ideology.
Purity of taste, mineral energy, perfume and chant of a Solemn Mass.
A warm and deep dimension as the pit of my forbidden desires.
A perfect miracle “from sky to earth”.
CHAPEAU!