ATTESA
Therios sente l'arrivo della “mamma” da molto lontano. Non sente il rumore della sua automobile e neppure ricorda l'orario perché mai è lo stesso. Però, ogni volta, fa una breve corsa e poi? Poi piscia per l'emozione. Piscia? Allora. Pisciare è libertà, è uguaglianza. Pensiamo a quella del re della foresta, del principe cittadino, del ricco, del povero. Chi piscia non fa, non pratica un atto fisiologico, naturalmente con civiltà? Sì. Ma, allora, il gatto, che cosa centra? Centra, questo è certo. Perché? L'uomo ha il suo stronzo odore da possidente e segna anch'esso il territorio? Ma, esso non è l'innocente maschio animale. L'odore di maschio perciò (è certo) è quello dell'urina. Stupidi omo-fobici-prostatici-dipendenti, sarete mai esseri viventi, maturi? L'uomo non diffonda più l'odore di urina, ma il profumo di sesso. Eccoci all'importanza fondamentale di distinguerci dall'animale con amore, fantasia, felicità, passione nel vivere il senso sublime e vero della vita. (Tratto dai racconti di Marta).
COME APE
Come ape
succhio nettare.
Come farfalla
sono leggero e delicato.
Come alito di vento
il mio sussurro.
Come doppi festosi
batte il mio cuore.
Ma com'è quel tuo profumo
che ancora percepisco?
Non ha sapore d'onda marina,
d'acqua sorgiva di montagna.
Non è neppure aroma
di campagna lavorata,
di erba appena rasata.
Ma com'è quel tuo profumo
che ancora percepisco?
Fammi ancora percepire
quel tuo profumo.
In questa estate afosa
fammi ancora sognare
ancora percepire
ancora, ancora, ancora,
senza limite percepire,
e sognare, sognare, sognare.
E che il risveglio sia
ancora, ancora, ancora,
percepire, sognare, sognare.
-Renzo Mazzetti-
(Orizzonti 2001)
Vedi: MULINI A VENTO (23 dicembre 2015)