Magazine Maternità
Io in Oriente non ci sono mai stata.
Però ricordo che alla superiori quando studiammo la storia del costume rimasi affascinata da un libro che raccontava la bellezza nel mondo.
Cioè i canoni di bellezza nel mondo.Della serie non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piaceO per meglio dire mogli e buoi dei paesi tuoi.Rimasi colpita dalle donne-giraffa della Birmania.Dai piedi piccolissimi delle donne cinesi (con il mio 40 sarai messa marchiata a fuoco con una lettera scarlatta alta quanto me: non mi vorrebbe neanche il figlio di un macellaio) Per questo motivo mi piacciono i libri di Lisa See.Raccontano di una Cina che oggi non c'è più.Sono storie forti ma estremamente delicate, poetiche ma mai noiose o banali.E se, come me, avete già letto La ragazza di Giada non potetevi perdervi quest'altro romanzo.
Nella Cina del XIX secolo, quando mogli e figlie avevano i piedi bendati e vivevano in uno stato di isolamento quasi totale, le donne di una remota contea dell'Hunan ricorrevano a un codice segreto per comunicare tra loro e si scambiavano lettere tracciate a pennello sui ventagli o messaggi ricamati sui fazzoletti, e inventavano racconti, sfuggendo così alla propria reclusione per condividere speranze, sogni e conquiste. E uno di quei ventagli porta ancora il segreto del tragico equivoco che ha amaramente segnato un legame lungo una vita, quello tra Giglio Bianco e Fiore di Neve, la sua laotong, l'amica del cuore. Ora, ottuagenaria e tormentata dai rimorsi, Giglio Bianco ripensa al proprio passato e a Fiore di Neve, scomparsa ormai da molti anni. Prima di morire desidera onorare l'amica raccontandone la storia, rivelando la verità...