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Profumo di mare e resina

Da Traveltotaste

Profumo di mare e resina

Vino di antiche origini, il retsina è un nettare bianco o rosato da bere pasteggiando. Nell’antichità era il tradizionale vino di Atene perché in Attica, duemila anni fa, il Savatiano era la varietà di vite che meglio prosperava. Un vitigno di media vigoria, a germogliamento medio, con una maturazione tardiva ed elevata produzione.

I greci antichi capirono subito che il peggior nemico del vino era l’aria, perciò iniziarono a sigillare le anfore in cui veniva conservato con resina di Pino d’Aleppo, tipico dell’area mediterranea, aggiungendone un po’ anche al mosto donandogli quel particolare aroma mentolato.

Fino agli anni ’60 la distribuzione avveniva in botte ed era limitata alle taverne ateniesi fino a quando, attraverso la commercializzazione in bottiglia, in vino iniziò ad essere commercializzato anche lontano dalla capitale facendosi conoscere anche dai turisti.

La Grecia da allora è molto cambiata ma rimane un Paese che offre un mare meraviglioso ed un’ottima cucina. Il retsina, però, lo abbinerei ad un piatto tipico di un’isola italiana che giace ugualmente in acque cristalline.

Lampedusa è il punto più meridionale d’Italia, si trova più a sud di Tunisi ed Algeri. Geologicamente parlando, appartiene alla

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placca continentale africana e si è sollevata circa due milioni di anni fa, a differenza di Linosa che è di origine vulcanica.

Le tipiche costruzioni di Lampedusa sono i dammusi, case in pietra che traggono origine al tempo dei fenici e che sono accomunate dai famosi giardini panteschi. Una sorta di torre costituita da un’alta cinta muraria realizzata con pietre a secco. Tale costruzione permetteva alle specie coltivate al suo interno, soprattutto agrumi e alberi da frutta, di rimanere isolate e quindi protette dall’irruenza dei venti

Una ricetta tipica di quest’isola è quella delle tagliatelle con spada e melanzane che, secondo me, ben si abbinano al tipico vino greco.

Ingredienti: fettuccine all’uovo 400 g , pomodorini ciliegini 500 g , pesce spada 300 g , melanzane campane 200 g, aglio 2 spicchi, basilico 1 ciuffo, cipolla 1 piccola, olio extravergine d’oliva 5 cucchiai, vino bianco 1 bicchiere, sale e pepe q.b.

Mettere sul fuoco una pentola con abbondante acqua salata sufficiente per la cottura delle tagliatelle all’uovo. Nel frattempo versare in una capiente casseruola l’olio, la cipolla e gli spicchi d’aglio tritati finemente. Fare imbiondire, aggiungere il pesce spada tagliato a dadini piccoli e lasciare insaporire; versateci il vino bianco e fatelo evaporare a fuoco medio. Aggiungere i pomodorini, le melanzane precedentemente tagliate a dadini e fritte, il basilico, sale e pepe. Cuocere al dente le tagliatelle, scolarle e versarle nel sugo preparato, mantecare e servire immediatamente.

Per una preparazione ancora più profumata, aggiungere delle foglioline di menta su ciascun piatto poco prima di servire.

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