
SMART significa: Specific, Measurable, Action-oriented, Realistic, Timed.
Frutto di una cultura, quella anglosassone, che attribuisce il massimo valore alle procedure, in ogni attività, SMART è facile da utilizzare.
In termini di career management, nei corsi FirstMaster c'è di meglio, ma se sei abituato a navigare a vista, il metodo Smart è già un gran passo avanti.
S per Specific
Nel determinare i tuoi obiettivi, devi essere preciso. Gli impegni generici non funzionano. Da un generico "scriverò più articoli quest'anno", devi passare a "scriverò un articolo a settimana", oppure "un capitolo ogni due settimane". Sulle situazioni più complesse è indispensabile essere specifici in questo modo ed esplicitare:
1) chi fa cosa o con chi,
2) quando o da quando a quando,
3) con quali mezzi,
4) per quali risultati attesi.
M per Measurable
Per ogni obiettivo e per ogni risultato atteso, fai in modo che sia possibile una misurazione (parole, pagine, soldi, contatti ecc.), altrimenti l'indeterminazione cacciata dalla porta, rientra dalla finestra.
A per Action-oriented
Dovresti essere soggetti attivi, non passivi. Attivi e proattivi. Scegli percorsi bastati sulle tue azioni, piuttosto che su eventi d'altri, peggio se non controllabili.
R per Realistic
Devi essere realistico e prudente per non rischiare insuccessi e quindi frustrazioni. Bisogna mirare al risultato sicuro, non a tanto strepitoso quanto fortunato. Questo perché qualsiasi risultato positivo motiva la prosecuzione di un programma, molto più di quanto non si pensi comunemente.
T per Timed
L'impostazione di una tempistica per ogni fase e passaggio ti aiuterà a tenere il ritmo delle attività. Ma non tutte le scadenze sono uguali: ci sono le "miles stone", che sono le pietre miliari di un percorso (3 o 4 in tutto, generalmente), e le altre, che sono meno strategiche.
Questo è tutto, quindi... carta, penna e SMART.
Paolo Poltu

