L’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, insieme all’Università degli Studi di Torino, l’Associazione Ozara (Slovenia), l’University College di Dublino, la Universidad Complutense di Madrid e la University of Heartfordshire sta portando avanti un progetto di prevenzione della violenza omo-transfobica, cofinanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del Daphne IIII Program ed intitolato “Empowering LGT young people against violence: a p2p model”.
Il progetto prevede la realizzazione di due programmi paralleli. Il primo, rivolto ai giovani lgt, prevede una serie di incontri con attività esperienziali con lo scopo di fornire le abilità necessarie a far fronte a episodi di discriminazione e violenze e favorire l’incremento dell’autodeterminazione, dell’efficacia personale e dell’autostima. Il secondo programma è invece destinato a professionisti di diverse categorie (psicologi, infermieri, assistenti sociali,medici, etc.) ed è finalizzato all’acquisizione di nozioni relative ai temi dell’identità di genere, dell’orientamento sessuale e delle discriminazioni connesse.
A Napoli, questo programma è indirizzato alle sole persone trans dai 18 ai 40 anni che vivano in Campania. L’obiettivo del programma è quello di potenziare le risorse dei giovani e delle giovani trans che abbiano subito qualche tipo di violenza legata alla propria identità di genere e che abbiano voglia di mettersi in gioco per fronteggiare lo stress derivante da queste violenze.
Il training verrà presentato lunedì 2 Dicembre (dalle 12.00 alle 15.00) presso la cooperativa Dedalus. Il training si svolgerà nei giorni 4, 12 e 18 dicembre (dalle 12.00 alle 17.00). L’Università degli Studi di Napoli rilascerà un attestato di partecipazione