In te avevo creduto più che in qualunque uomo. Ti avevo coccolato, riempito di promesse, per essere la prima, tra noi due, che potesse credere in un futuro chiaro, leale, nuovo, paritario, sicuro. Ma un giorno inaspettato, per un qualche motivo di cui neanche ricordo l’originario abbrivo, tu mi desti uno schiaffo. Era uno schiaffo lieve, non violento, ma secco, tra la guancia ed il mento, di cui poi ti scusasti qualche minuto dopo, cercando le mie labbra con le tue, come un pegno per quella “ragazzata”. Io ti dissi: “Fa niente!” Ma dentro mi sentivo bruciare un fuoco d’odio, d’orgoglio, di disgusto. E in silenzio dicevo: “No, non è certo lui, per quanto intelligente, serio, bello, potente, della potenza vera, quella che qualche sera ti dà di che star sveglia fino a notte inoltrata, non è lui la dorata prigione in cui restare fino a pena scontata. E’ una condizionale; e questa è la cauzione.” All’alba già scendevo, furtiva, le tue scale; e dietro le mie spalle sbattei forte il portone.
Sandra Merlo
Sandra Merlo è nata a Roma nel 1981. Ha pubblicato le sue poesie, finora, solo in alcune riviste, tra cui “Ellin Selae”, ed in alcuni spazi letterari del Web.