Quante volte ci soffermiamo a considerare l’importanza di alcuni elementi vitali come ad esempio l’acqua?
L’acqua, un bene preziosissimo e indispensabile per l’uomo, non lo consideriamo tanto prezioso finchè non ci viene a mancare.
Forse pensiamo che l’acqua vale più dell’oro? Pura follia! Nessuno baratterebbe un bicchiere d’acqua per un orologio d’oro, ma quando questa viene a mancare saremmo disposti a qualunque cosa.
Mia figlia non riusciva a capacitarsi del fatto che in Africa (soprattutto), ci siano persone che percorrono chilometri per andare a prendere le provviste d’acqua necessarie per la sopravivenza (e non certo per farsi tre docce al giorno a getto continuo)
Il benessere, ahimè, ci chiude gli occhi davanti a tante realtà . Quanto si rimproverano i figli perchè lasciano il rubinetto aperto inutilmente, ci sembra di esagerare. Mia figlia per prima: “Non sarà certo questo bicchiere d’acqua a cambiare il mondo!” E’ stata la sua risposta.
Le ho detto che se quel bicchiere servisse per salvarle la vita come unica porzione d’acqua nella giornata, non la penserebbe certamente in quel modo.
Nel DARFUR poi, non basta la difficoltà del dover andare a prendere l’acqua lontano dalle proprie abitazioni, ma secondo Medici Senza Frontiere (Msf), la maggior parte dei casi di violenze si verifica proprio durante il percorso per la raccolta di acqua e legna per il fuoco.
Per cercare di contrastare ciò è nato un progetto appoggiato dall’ONU: diverse migliaia di “water hippo” (contenitori d’acqua rotolanti) sono stati spediti alle persone vulnerabili e a quelle che vivono lontane dai punti d’acqua.
I contenitori d’acqua a forma di barili sono progettati per ridurre il peso fisico del trasporto dell’acqua e andranno a beneficio delle donne e dei bambini che sono maggiormente incaricati di raccogliere l’acqua in Sudan.
Questo progetto vuole rendere la vita più facile e più sicura per le donne, e vuole anche evidenziare il fatto che l’acqua non è solo la radice del conflitto ma è anche la sua soluzione. Speriamo che il loro uso (dei barili) non solo aiuti persone precedentemente rifugiate ma supporti la protezione dei civili mentre cercano di ricostruirsi una vita.”