Progetto Amali, solidarietà di Amurt alla Sardegna, e le scelte disastrose del governo (Cesare Vacchelli)

Creato il 30 novembre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Ieri sera si è svolto un incontro pubblico a Piadena, nel centro civico Aldo Moro, per presentare il progetto Amali, rifiuti=risorse, progetto che si è evoluto tecnologicamente nel corso degli anni e che offre anche alla provincia di Cremona una grande opportunità di compiere una svolta, considerato lo spegnimento graduale dell’inceneritore.
Cesare Vacchelli, nel comunicato sottostante, esattamente nella parte in neretto, condanna il collegato ambientale alla legge di stabilità. Un disastro. Si continua da parte dei governi a non prendere sul serio una svolta che riguarda addirittura la salute. Il governo Letta è essenzialmente questa insistenza folle su politiche anti-uomo, pericolose per la civiltà già malconcia. Difficile anche definirle. Qui sotto il comunicato.

All’inizio della serata un momento di solidarietà
e di aiuto alla Sardegna:
il presidente di Amurt Italia, Paolo Bocchi, che ha illustrato la proposta
di sottoscrizione a favore delle persone colpite dall’alluvione in Sardegna.
La raccolta viene fatta a livello europeo.
Arja, referente Amurt, si trova in Sardegna e sta individuando un progetto di ricostruzione
da sostenere direttamente.

Come è nel loro modo di operare, i fondi raccolti verranno destinati
a favore di progetti di ricostruzione di una scuola o altra realtà colpita
con l’erogazione diretta dei soldi alla ditta esecutrice dei lavori.

Quanto invece all’argomento principale della serata,
non possiamo non esprimere tutta la nostra contrarietà e indignazione
per quanto previsto dal recentissimo collegato ambientale alla Legge di stabilità, con il quale il governo ha prorogato e posticipato gli obiettivi della raccolta differenziata per i Comuni.

Un colpo di spugna per sanare le gravi inadempienze ambientali dei sindaci. Mentre i Comuni bombardano gli italiani con avvisi di pagamento della Tares, il governo Letta condona loro milioni di euro di multe sui rifiuti.
Metà delle regioni italiane porta ancora il 50% di rifiuti in discarica e solo 1.300 amministrazioni locali hanno raggiunto l’obiettivo fissato dalla legge 152/2006 di portare la differenzia al 65% entro il 2012.
Ora, con questo colpo di spugna, questo termine viene fatto slittare di 4 anni, cioè fino al 2016.
Così come i livelli successivi previsti dalla legge del 2006 (che altri Paesi d’Europa, più civili, hanno raggiunto da anni):
· il 35% di raccolta differenziata che andava conseguito nel 2006 potrà essere raggiunto nel 2014;
· il 45% previsto per il 2008 per noi sarà un obiettivo tassativo solo nel 2015, cioè 7 anni dopo.

E’ vergognoso che si premino gli amministratori che non rispettano gli obblighi di legge e si penalizzino quelli virtuosi. L’esatto contrario del sacrosanto principio di equità economico-ambientale per cui chi più inquina più paga.

Tutto ciò comporterà per il nostro paese, quindi per le tasche dei contribuenti, altre pesanti sanzioni da parte dell’Europa, che già ha aperto sul tema rifiuti ben quattro procedure di infrazione per eccessivo conferimento di rifiuti, discariche abusive e fuori norma e che ci costeranno oltre 100 milioni di euro.

Chiediamo che questa norma venga cancellata e che si usi il gettito delle tasse ambientali per la tutela dell’ambiente.

P. Coordinamento dei Comitati contro le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre, Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia, Associazione WWF-Cremona, Salviamo il Paesaggio Cremonese Cremasco e Casalasco, Legambiente Cremona, Associazione Persona-Ambiente

Cesare Vacchelli

45.284864 9.845992

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