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Trentacinque di cinquantadue. E dopo le pazzie della Bimboguchi e i meravigliosi orrori postali (potete ancora votare per portare la cartolina più brutta nella wunderkammer) tuttoilrestoegioia torna a quote più normali. Una foto mossa, descrive la Rossa alla mostra da marciapiede cui il BV ha partecipato ieri con quattro foto. Sera di marmellata, appiccicosa e affollata. Ci danno una piazza stretta e lunga. JP porta due delle sue grafiche. Matte le sue dive graffitare e bellissime. Er delle rilegature molto impegnative, e poi c'è la scultrice con la tovaglia nera, dei ciondoli raku e un ghirigoro in marmo molto elegante. Un ebanista taciturno ha degli occhi verdissimi e chiari. Justin poi finalmente ci dice il suo nome e cognome. E quello della sua ragazza. La cosa ci fa ridere. tanto. Partecipa con tre occhi inquietanti. Rivedo anche lo scultore in ferro di Just a Nice, assolutamente grande . Ma l'elemento che ha caratterizzato la serata sono state le parole, potenti e importanti. La rossa legge infatti il suo libro su uno sgabello del pub accanto che serve le birre piccole in bicchieri che sembrano portaceneri solo un po' più alti. Arrivano poi le parole dell antologia poetica della rassegna che abbiamo fatto in primavera in uno di questi posti davanti al mare. Anche un attore della città dagli amori in salita arriva inaspettatamente, legge e recita le cose sue. Una bellissima serata per le officine creative !