Progetto fotografico in ricordo della maratona di Boston
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“Dear World” è lo splendido progetto del fotografo Robert X. Fogarty in memoria dell’attentato alla maratona di Boston dello scorso anno. 42 chilometri segnati dall’orrore di due bombe esplose vicine al traguardo, che hanno provocato 3 morti e oltre 200 feriti. Tra pochi giorni, il 21 aprile, si correrà ancora. E, inevitabilmente, lo spettro dello scorso anno aleggerà sulla manifestazione.
Il progetto, bellissimo, è stato accolto con piacere dai reduci. Persone la cui vita è stata stravolta dalla morte o dalla perdita di parti del corpo. Sono messaggi scritti sulla pelle.
“Mi chiamo Celeste Corcoran. Il mio messaggio è ancora in piedi: le bombe mi hanno preso due gambe, ma io posso ancora camminare». Posa vicino alle protesi e sorride perché «mentre il fotografo scattava io mi riappropriavo di quello spazio, di quel pezzo di strada. Ho ripreso il controllo”.
“Il mio nome è Lee Ann Yanni e mi sono scritta sul polpaccio: non vergognarti mai”. Lee Ann Yanni mostra le cicatrici e racconta la paura che le facevano all’inizio, un terrore che ha superato solo in mezzo agli altri, solo a gambe scoperte. Ha ripreso a correre, credeva di voler scappare ma è tornata nell’esatto punto in cui tutto è cambiato e ha trasformato il posto dove ha conosciuto l’orrore in un nuovo inizio. “Il dolore non si cancella, si combatte.. “.
Progetto fotografico in ricordo della maratona di Boston
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