Magazine Fotografia

PUBLIC ARENA - exhibition

Da Supportartist
PUBLIC ARENA BR1Markus ButkereitElfoFra.BiancoshockGecdott.Porka’sthe Wa   Through the occupation of new roads, in a more physical sense than a metaphorical one, the artists BR1, Markus Butkereit, Elfo, Fra.Biancoshock, Gec, dott. Porka’s, the Wa, intend to declare the changes in progress in the common way of meaning interventions in the public space.The arena in which these artists choose to set up their “actions”, in accordance with each one’s practices and strategies, reveals a clear etymological and cultural drift of the term “Street Art”: the urban intervention opens up to experimentations on the edge between design, art photography, relational aesthetics and Net Art. The illegality, or rather the voluntary violation of forbidden areas, public or private, real or virtual, unites all the actions and determines their nature of opposition and denunciation.The focus of their works is headed for the inconsistencies of the global socio-political system, which becomes the subject of a creative and visual research that reveals the precarious balance and the misleading prophecies of the contemporary world.
DAL 12 SETTEMBRE
ALL’ 11 OTTOBRE 2013
ORE 15.00-19.00
Associazione Barriera
Via Crescentino 25
10154 Torino
Curated and text by Roberta Pagani
Shoot by Myst-R
 
 
BR1Una lezione di democrazia / Cambridge (USA) 2013stampa digitale su carta fotografica / cm 134 x 89,5 La ricerca di BR1 è da sempre rivolta alle incongruenze civili e sociali che distinguono la cultura Occidentale da quella Medio Orientale e Nord Africana. In particolar modo, BR1 guarda alla figura della donna oggi e mostra le contraddizioni e i paradossi insiti alla globalizzazione e ai suoi obiettivi d’integrazione, per lo più fallimentari. Nella fotografia “Una lezione di democrazia” l’artista ha trovato la sintesi visiva di una contraddizione ben evidente. In un unico scatto si condensano elementi iconici inequivocabili: una giovane studentessa in Burka diretta a Boston per uno scambio interculturale tra USA - Afganistan, un ex veterano dell’esercito americano, la fermata della metropolitana dell’università di Harvard.Official site: http://br1art.blogspot.it/
 
Elfo + Markus ButkereitElectric Guitar / Torino 2013installazione site-specific, filo elettrico 1,2 VoltLa proprietà (privata) è un diritto reale che ha per contenuto la facoltà di godere e di disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo. Elfo si appropria di un’area dello spazio recintandola con filo elettrico, lo stesso usato in campagna per il pascolo di animali da allevamento, delimitando così la proprietà “privata” dell’artista all’interno della mostra. L’immagine del recinto, inversamente vuoto, invita a riflettere sul tema dell’occupazione dello spazio, sia pubblico che privato, sul modo di vivere gli ambienti comunitari e sulla necessità di tracciare confini di appartenenza dentro ai quali esiliarsi. Nello spazio della mostra, quel territorio privato tanto ambito rimane isolato, inavvicinabile al pubblico. Invertendo le regole di pubblico e privato, Elfo considera l’impedimento come relativo al punto di vista dell’osservatore. In generale, annulla il principio di determinazione che distingue ciò che è privato da ciò che è pubblico.Official site: http://elfostreetart.blogspot.it/
 
Fra.BiancoshockLa guerra dei cent’anni / Milano 2013scacchi / tavolocm 450 x 40 x 100­­Il termine “guerra dei cent’anni” si riferisce al conflitto tra il Regno di Francia e il Regno d’Inghilterra che durò, continuativamente, 116 anni tra il XII e il XV secolo. Si tratta della guerra più lunga della storia e la prima che vide l’introduzione di vere e proprie strategie e tattiche militati e l’impiego di nuovi armi che ne ampliarono la durata.L’installazione di Fra.Biancoshock prende in prestito la definizione di quel conflitto per raccontare ironicamente il senso di ogni guerra (sia che si tratti di conflitto in senso stretto, sia che si riferisca a scalate sociali, arrivismo, successo, prevaricazione del più forte sul più debole): la rappresentazione della guerra trova la sua forma in una partita a scacchi dove le pedine sono in mano a pochi potenti che ne decidono le sorti. Il gioco può durare in eterno e il disegno della partita cambia a seconda dell’astuzia di chi muove l’azione. Official site: http://www.fra-biancoshock.org/
 
GECProgetti 2010-2013 / 2013installazione ambientaleGec utilizza il web per coinvolgere in prima persona il pubblico senza il quale ogni sua opera non potrebbe esistere. I suoi tentativi di partecipazioni prendono il via da eventi lanciati attraverso social network (Facebook) riguardo a temi che indagano il lavoro, la comunicazione pubblicitaria, il consumo consapevole, il gioco; la loro riuscita dipende esclusivamente dalla risposta del pubblico e dal grado d’interesse che ciascun tentativo riesce a smuovere. L’installazione “Progetti 2010-2013” è il racconto di alcune storie che dal 2010 a oggi hanno coinvolto centinaia di persone e diverse realtà locali e non. Una documentazione fatta di immagini, bozzetti, aneddoti, curiosità più o meno private, pagine Facebook, oggetti diversi che rappresentano il bagaglio di progettazione che anticipa il lavoro vero e proprio. Official site: http://www.gec-art.com/
 Markus Butkereit Anita Ekberg - sponge and soap / Torino 2013mixed media / video HD 2’46’’ camera/ BR1editing/ Markus ButkereitLa Roma del boom economico ha trovato la sua felice rappresentazione nell’immagine della prosperosa Anita Ekberg che fa il bagno nella Fontana di Trevi. È La dolce vita di Fellini, un ricordo nitido di ricchezza e di bellezza dell’Italia del dopoguerra. Il berlinese Markus Butkereit, ripete oggi la scena. Sceglie come location Piazza Madama a Torino e una diversa fontana. Dopo aver costruito propriamente un doccino da vasca da bagno (disposto su un cartello stradale), si è infilato in un tombino della piazza e l’ha collegato al rubinetto pubblico usato per pulire i resti del mercato rionale. Indisturbato, con tanto di sapone e salvietta, si è lavato davanti agli occhi dei passanti. La sua azione dimostrativa pone l’accento sul consumo e l’utilizzo dell’acqua come bene pubblico e non solo, l’acqua è intesa come simbolo di libertà e di dignità senza la quale l’individuo è costretto all’emarginazione innanzitutto sociale.Official site: http://markusbutkereit.de/
 
A fallin’ Country / Massafra (TA) 2009street-photo performance Pane e amianto / Balangero (TO) 2010street-photo performanceArrivederci Roma / Roma 2013
street-photo performanceLa zona rossa è un termine del gergo militare. Indica quelle parti di territorio in cui la sicurezza non può essere garantita né a chi vi risiede né a chi vi transita. Per estensione, la stessa definizione viene assegnata a tutte quelle aree in cui è vietato l’accesso a chiunque non sia autorizzato. In Italia le zone rosse sono migliaia.Si tratta di spazi sequestrati per motivi che possono essere molto diversi: frane, smottamenti, terremoti, scorie radioattive, controversie giudiziarie, edili, industriali. L’inaccessibilità imposta consente alle autorità di potersene “dimenticare”.Le zone rosse sono gli spazi in cui diventa tangibile quello che Pier Paolo Pasolini definiva “l’operare del potere che ci è estraneo con le sue finalità militari ed economiche che ci coinvolgono passivamente e quindi con violenza” (Tempo, 9 agosto 1969), quell’agire violenti che istituisce zone rosse per sottrarre un territorio ai suoi abitanti. I dott.Porka’s operano violando le zone rosse con le loro street-photo perfomance, smascherando la blindatura falsamente utilitaristica delle autorità e restituendole agli occhi di tutti.A fallin’ Country / 2009zona rossa: Ponte Pizziferro, ponte di collegamento tra la provincia di Taranto e quella di Bari crollato per alluvione nel 2005 e mai più ricostruito.Ancora una volta zone rosse a guardia del fallimento della politica, in attesa che l’oblio avvolga anche il Ponte e lo lasci essere quello che è diventato: una discarica abusiva, un’arteria interrotta, una piaga per gli abitanti del posto che da 8 anni ne implorano la ricostruzione con criteri rispettosi dell’idrogeologia del posto.Pane e amianto / 2010zona rossa: Amiantifera, la cava di amianto più grande d’Europa a Balangero, Torino.Il miliardario svizzero Stefan Schmidheiny e il barone belga Louis De Cartier De Marchienne sono i compagni di merende dell’Eternit e padroni del business dell’amianto. Fanno miliardi spacciando morte a pochi soldi. Sanno perfettamente che di amianto si muore, ma tengono tutto nascosto condannando a morte tutti i loro operai e tantissimi altri innocenti. L’Amiantifera è il simbolo dell’Eternit, leader mondiale del cemento composito, impresa-colosso che dalla sua fondazione, nel 1903, ha disseminato per il mondo il cancro ed il tumore nei polmoni di migliaia di persone. Arrivederci Roma / Roma 2013street-photo performanceStreet-photo performance realizzata a piazza San Pietro a Roma il giorno prima dell’elezione del papa, in piena riunione del Conclave con Piazza S. Pietro trasformata in uno studio televisivo militarizzato e a cielo aperto. Nonostante la piazza gremita di devoti e blindata dalle forze dell’ordine, i dott.Porka’s sono riusciti a infiltrarsi, vestire i costumi di scena e scattare una serie di fotografie con Gesù Cristo che abbandona la Santa Sede provvisto di trolley. Ora che c’è il papa Cristo va via…Official site:www.porka.biz
 
The WaRelaxation Situationnelle / 2011chaise longue, ferro da recinzione anti homeless­Il 21 gennaio 1995 il sistema legale francese ha istituito una nuova legge per la prevenzione di ogni tipo di “malizia” nella progettazione e costruzione degli spazi pubblici. La legge è comunemente nota come “Prevenzione Situazionale” e impone uno studio attento della sicurezza dei progetti e nei servizi pubblici, e nei programmi di nuova costruzione. The Wa ha proposto un attacco a questo programma che ha chiamato “Relaxation Situazionnelle” (Relax Situazionale) inventando una diversa progettazione di quegli interventi pensati per lo spazio pubblico. E’ il caso della sua chaise longue realizzata con i ferri da recinzione anti-homeless adottati dalle banche di Parigi per impedire ai senza tetto di sostare lungo i marciapiedi in corrispondenza degli sportelli.The Wa ha segato e recuperato quei ferri e ha progettato una seduta perfettamente funzionante. Un video, nella seconda sala, racconta la documentazione del lavoro.Official site: http://www.the-wabsite.com/

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