Progetto L&F; - Le risposte di Ariano Geta

Da Dalailaps @dalailaps
 
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partecipanti cliccando sulla scritta qui sopra.
Buona lettura!
Ariano Geta
Ariano Geta è lo pseudonimo dietro il quale si cela un blogger di Civitavecchia, che lavora come impiegato e ama profondamente la lettura, la scrittura, la storia e il Giappone. Il suo blog è stato uno dei primi che ho iniziato a seguire assiduamente quando sono approdata nella blogsfera.
Sul suo blog potrete leggere e commentare argomenti piuttosto vari, descritti sempre con accuratezza e competenza: oltre ai temi letterari potrete leggere anche di architettura, di pittura e di illustrazioni. Potete trovare la lista dei suoi scritti questa pagina: da qui sarete indirizzati al download dei suoi eBook e all'acquisto dei suoi lavori anche in formato cartaceo. 
Le risposte di Ariano
Qual è il film tratto da un libro che più ha odiato e quale quello che più ha apprezzato? In entrambi i casi, per quale motivo?
Quando si trasforma un libro in un film ovviamente c’è sempre il rischio di non riuscire a trasmettere il senso profondo delle pagine scritte all’interno delle immagini in movimento. Da questo punto di vista una trasposizione che proprio non mi è piaciuta (“ho odiato” sarebbe eccessivo) è quella del Signore degli Anelli. La trilogia di Tolkien è un romanzo profondamente meditativo, dove persino le scene di azione e di guerra assumono una calma compostezza che lascia al lettore il tempo di entrare  nella mente dei personaggi e nei significati più profondi della lotta fra bene e male. Viceversa, il film esalta gli aspetti più materiali della vicenda, quasi mi aspettavo che all’improvviso venissero fuori Schwarzenegger o Stallone a dare una mano alla Compagnia dell’Anello.
Una trasposizione ben riuscita è invece Camera con vista di James Ivory, che esprime in modo davvero perfetto lo spirito del romanzo di E.M. Forster. Evidentemente Ivory è uno straordinario appassionato dell’opera di Forster, considerato che anche gli altri suoi film ispirati dallo stesso scrittore (Casa Howard e Passaggio in India ad esempio) hanno gli stessi tempi, le stesse dilatazioni, le stesse ampiezze narrative che ho respirato nelle pagine scritte.
C’è un libro che le è piaciuto per la sua capacità di far immaginare i fatti narrati in modo nitido, quasi come ne potesse vedere le scene come in un film? C’è uno scrittore che apprezza particolarmente per il suo talento nello scrivere scene di questo "tipo"?
Sono molti gli scrittori che hanno questa dote, e numerosissimi i libri che ti trascinano dentro le scene descritte nel corso della narrazione. Se proprio devo fare un nome, posso citare Milan Kundera che, paradossalmente, è il meno adatto per creare un film tratto dai romanzi perché l’anima dei suoi libri sono i monologhi della voce narrante. Però quando si concentra sui fatti e racconta materialmente le sequenze che compongono la vicenda, riesce a dipingere dei quadri. Certe scene sono raccontate in ogni minimo dettaglio, e ogni minimo dettaglio assume un senso. Come libro scelgo La vita è altrove.

C’è un libro che ha letto di cui sarebbe curioso di vedere la versione cinematografica?

Sì, L’ultima legione di Valerio Massimo Manfredi. In effetti un film tratto dal romanzo esiste già, ma è una boiata colossale che ha completamente stravolto il libro (ecco, tornando alla prima domanda forse questa trasposizione l’ho proprio odiata). Sarei veramente curioso di vedere un adattamento cinematografico fedele al testo.
Le è capitato di acquistare il libro da cui è stato ispirato un film dopo averlo visto? Quale? Ne è rimasto soddisfatto o deluso?
Non in modo immediato, ma a distanza di anni ho letto L’amico ritrovato di Fred Uhlman più che altro perché a suo tempo avevo apprezzato tantissimo il film di Jerry Shatzberg. Non dico che il libro sia brutto, ma il film è sicuramente migliore, più riuscito. Quasi immediata invece è stata la lettura di Fight club dopo il film, ma anche in questo caso ho trovato la versione cinematografica migliore rispetto al romanzo al quale si ispirava. Soddisfatto invece da Crash. Ho visto prima il film di David Cronenberg e poi ho letto il romanzo di Ballard. Stesse atmosfere, stesse sensazioni.
Le è capitato di leggere un libro e immaginare uno dei personaggi con il volto di qualche attore che pensa sarebbe perfetto nel ruolo? Se sì, chi e per quale personaggio?
In genere non abbino i personaggi ad attori o altri volti noti.
  

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