Eccoci al terzo appuntamento con gli articoli riguardanti il Progetto L&F.
Potete leggere il manifesto del progetto e la lista dei
partecipanti cliccando sulla scritta qui sopra.
Questa settimana è stata Elisa a scrivere una piccola presentazione di sé e del suo pensiero sul Progetto L&F, quindi eccovela qui sotto: buona lettura!
Ciao a tutti! Sono Elisa, creatrice e curatrice del blog La Lettrice Rampante. Per me è davvero un onore essere ospite su Inchiostro Bianco di Dalailaps.
Quando Daniela mi ha chiesto di rispondere ad alcune domande riguardo il rapporto che ho con il binomio libro-film ammetto di aver avuto un po’ di titubanza. Non perché non volessi partecipare, anzi! Semplicemente perché ho sempre avuto un po’ di diffidenza nei confronti di questa pratica. Sono una lettrice accanita (rampante, appunto), e amo molto quelle sensazioni che i libri riescono a trasmetterti, senza importi alcun limite: i personaggi nella mia testa assumono determinate caratteristiche, che sono sicuramente diverse da quelle di un qualunque altro lettore. La trasposizione cinematografica dei libri annulla un po’ la fantasia dei lettori, imponendo un’interpretazione precisa, che molto spesso non ha nulla a che vedere con quella che si era creata nella mia mente. Però in realtà, non va sempre così… a volte sullo schermo vengono rappresentazione delle interpretazioni altrettanto valide, seppur discordanti con la mia. E quindi vale la pena parlarne un po’ più approfonditamente.
Quindi, rispondo con piacere alle domande che mi sono state poste, sperando possano interessare anche voi.
Nota di Daniela: Elisa è laureata in Lingue e Letterature Straniere e ha ottenuto una laurea specialistica in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino. Dal 2012 collabora con una casa editrice e si occupa di editing. Il suo blog è a mio parere tra i migliori d'Italia nel campo delle recensioni e della critica letteraria.
Le risposte di Elisa
Qual è il film tratto da un libro che più ha odiato e quale quello che più ha apprezzato? In entrambi i casi, per quale motivo?
Questa domanda è molto difficile. Ho sempre avuto un rapporto un po’ conflittuale con i film tratti dai libri, perché mi ritrovo sempre ad analizzare e giudicare ogni piccola differenza. Ho avuto un rapporto un po’ ostico con tutte le trasposizioni cinematografiche di Harry Potter: ho sempre letto i romanzi prima dell’uscita dei rispettivi film e ogni volta uscivo dal cinema con un senso quasi di fastidio per quello che era stato rappresentato sullo schermo. Poi mi bastava vederlo una seconda volta per rendermi conto che il regista aveva probabilmente fatto il possibile per essere fedele al libro.
C’è un libro che le è piaciuto per la sua capacità di far immaginare i fatti narrati in modo nitido, quasi come ne potesse vedere le scene come in un film?
C’è uno scrittore che apprezza particolarmente per il suo talento nello scrivere scene di questo "tipo"?Hornby, sicuramente Nick Hornby. E non per niente praticamente tutti i suoi libri sono diventati dei film. I personaggi sono sempre caratterizzati molto bene, le trame sono originali e si prestano molto all'adattamento cinematografico. D'altronde questo autore scrive spesso anche sceneggiature.C’è un libro che ha letto di cui sarebbe curioso di vedere la versione cinematografica?
Sarei curiosa di vedere qualche film tratto dai romanzi di Jonathan Coe, da La casa del sonno in particolare.
Mi sembra incredibile che nessuno ci abbia mai pensato… che sia forse troppo difficile e complesso?
Le è capitato di acquistare il libro da cui è stato ispirato un film dopo averlo visto? Quale? Ne è rimasto soddisfatto o deluso?
Mi capito molto spesso. Anche perché magari scopro solo dopo aver visto il film che in realtà si tratta della trasposizione di un romanzo. Di recente mi è successo con The Help, romanzo uscito in Italia già qualche anno fa ma che ha avuto il successo che, a mio avviso, merita solo grazie all’omonimo film uscito l’anno scorso. Mi vengono in mente però tantissimi altri esempi: Forrest Gump, Le Regole della Casa del Sidro, Chocolat, Quasi amici… ma ce ne sono sicuramente anche altri.Le è capitato di leggere un libro e immaginare uno dei personaggi con il volto di qualche attore che pensa sarebbe perfetto nel ruolo? Se sì, chi e per quale personaggio?
Sì, c’è. Ed effettivamente poi per il film è stato scelto proprio quell’attore. Parlo di About a boy di Nick Hornby (di nuovo lui, lo so…): credo che nessun altro attore avrebbe potuto essere più adatta di Hugh Grant a interpretare il ruolo del protagonista Will, un quarantenne che vive di rendita, che non ha nessuna voglia di impegnarsi con le donne o di assumersi qualunque responsabilità. Ho pensato subito a Hugh Grant, forse per la sua storia personale non proprio da padre di famiglia e sono convinta che sia una delle trasposizioni meglio riuscite in assoluto.