In questo modo è possibile sia impiegare in maniera alternativa le risorse finanziarie in precedenza destinate al pagamento delle licenza d'uso del software proprietario, come abbiamo già accennato in un precedente articolo, che in questo modo potranno essere reinvestite.
Negli ultimi tempi inoltre, con l'aumento della tecnologia e la sua costante diffusione anche nell'ambiente domestico, è aumentato anche il cosiddetto R.A.E.E., rifiuto da apparecchiature elettriche ed elettroniche, che è molto più difficile ed oneroso da smaltire e riciclare rispetto al comune rifiuto solido urbano, in quanto contiene sostanza nocive alla salute ed all'ambiente, come piombo, cadmio e mercurio.
Il Progetto Lazzaro nasce proprio per “ridare vita” a queste apparecchiature, creando laboratori di informatica per scuole elementari e medie e contemporaneamente realizzando un forte risparmio economico, oltre che ecologico, “allungandone l'aspettativa di vita”. Ed ecco che ad esempio a partire dal 2006 per quanto riguarda l'esperienza dell'ITIS “B.Castelli”di Brescia, sono stati recuperati 75 PC ed evitati circa 2 tonnellate di potenziali rifiuti R.A.E.E. per un totale di 116kg di piombo, 174g di cadmio, 117g di cromo, 40g di mercurio e 25g di arsenico risparmiati sia all'ambiente che alla nostra salute.
Fonti Progetto
Immagine
Articoli correlati: CITRIS, un ponte tra istruzione e lavoro Trashware cos'è e perché farlo WiildOs, l'arma vincente contro il Digital Divide