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Proibito di Tabitha Suzuma

Creato il 24 gennaio 2011 da Nasreen @SognandoLeggend
Tabitha Suzuma;

Proibito di Tabitha Suzuma

Tabitha Suzuma è nata a Londra nel 1975 da madre inglese e padre giapponese, la maggiore di cinque figli. Andò al liceo francese e fu un’allieva terribile. Lei odiava la scuola, si rifiutò di lavorare e si sedette in fondo alla classe, scrivendo storie. All’età quattordici anni smise di andare a scuola. Dieci anni dopo tornò in classe, questa volta come insegnante. A questo punto, ha scritto il suo primo libro. Ha continuato a scrivere tre libri per ragazzi: From Where I Stand, Una voce in lontananza e Senza voltarsi indietro. Il suo ultimo romanzo, Proibito, è una storia d’amore incestuoso tra un fratello e una sorella. Oggi divide il suo tempo tra l’insegnamento e la scrittura peripatetica e si dirama in narrativa per adulti.

Web pagehttp://www.tabithasuzuma.com/

Pagina Facebookhttp://www.facebook.com/tabitha.suzuma

Proibito di Tabitha Suzuma

Titolo: Proibito
Autore: Tabitha Suzuma
Serie: //
Edito da: Mondadori
Prezzo: 16,00 €
Genere: Narrativa Contemporanea, Young Adult, Amore&Sessualità
Voto:

Proibito di Tabitha Suzuma

Proibito di Tabitha Suzuma
Proibito di Tabitha Suzuma

Trama:

Lochan e Maya sono fratello e sorella. Lui ha 18 anni, è chiuso e solitario; lei ne ha 16, è sensibile e molto più matura di quello che la sua età richiederebbe. La loro ragione di vita, la loro preoccupazione più grande, è prendersi cura dei tre fratellini minori, allo sbando da quando il padre li ha lasciati e la madre si è abbandonata all’alcool. Sempre insieme, sempre vicini, sempre più complici. Un legame che rischia di trasformarsi in un dolce sentimento e una fatale attrazione.


Citazione: In tutti questi anni, in tutta la mia vita, la lunga strada aspra e accidentatadoveva condurmi a questo preciso instante. Io l’ho seguita alla cieca, inciampando qua e là, graffiata e stanca, senza saperedove conducesse, senza mai rendermi conto che a ogni passo mi avvicinavo alla luce in fondo a quel tunnel così lungo e buio.E ora che l’ho raggiunta, ora che sono qui, voglio stringerlo tra le mani, aggrapparmici con forza per riviverlo in eterno: l’attimoesatto in cui è iniziata la mia nuova vita. Tutto ciò che ho sempre desiderato è racchiuso in quest’unico momento, qui, adesso.Le risa, la gioia, la vastità dell’amore tra noi. Questa è l’alba della felicità. Tutto comincia adesso (cap 24)

Recensione:

Proibito è uno di quei libri che ti sconvolgono nel profondo, che ti cambiano, anche solo per un istante. E’ uno di quei libri che inizi convinto consapevole di essere in bilico fra l’orrore e lo straordinario, basta un niente per tramutare un bellissimo romanzo in qualcosa di illeggibile e noi, con tutti i nostri preconcetti, aprendo la prima pagina di questo libro lo sappiamo.

Proibito è un libro che parla di un amore impossibile, di un amore incompreso e immorale di fronte agli uomini, alla natura  e a qualsiasi a “Dio” si voglia pregare. Eppure, benché nessuno voglia ammetterlo, è un amore che è sempre esisitito e che, si presume, sempre esisterà. E’ l’amore che non segue regole o leggi, è incestuoso che lega due anime gemelle che hanno avuto la sfortuna di nascere dalla stessa scoppia di genitori. E’ l’amore fra fratelli; l’amore innominabile.

E’ proprio un amore innominabile quello che lega Lochan e Maya, fratelli solo geneticamente, ma compagni più o meno inconsapevoli da quando hanno memoria. Ragazzi normali che vanno a scuola, che hanno altri fratelli, una madre e un padre, anche se non fa più parte delle loro vite. Sono ragazzi normali fino all’ora della campanella che designa la fine della scuola, da quel momento in poi diventano due genitori, adulti, che prendono a scuola i fratelli minori, li fanno mangiare, studiare, cambiare, lavare e, infine, li mettono a letto.

Una vita difficile quella di questi due ragazzi, che devono vedersela con gli stessi problemi che dovrebbe affrontare un normale adulto che, però, diversamente da loro ha le armi per affrontarli.

Così l’intesa fra i due cresce e, proprio come un padre e una madre, si preoccupano per i fratelli minori e li crescono al meglio delle loro potenzialità e con amore. Sono i loro bambini e sarà proprio per i “loro bambini” che lotteranno fino alla fine per tenere unita quella piccola parte di famiglia che gli rimane.

Vedremo i loro amore consolidarsi ed entrambi prendere coscienza – nonché combattere duramente e fino alla stregua – questo loro sentimenti che riconoscono come impossibile. Vedremo come gli soccomberanno, con dolcezza e disperazione… Avremo modo, seppure in minima parte, di leggere la storia di un amore puro e assoluto che non potrà non piegare anche i più razionali sostenitori delle fredde regole sociali e morali.

Ameremo questi ragazzi e ameremo il loro sentimento, riusciremo a staccarci dalla logica per abbracciare veramente il detto “al cuor non si comanda…” perché, in effetti, questi due poveri ragazzi che male hanno fatto se non nascere dalla stessa madre?

Nonostante l’argomento così ostico, controverso e contestato, l’autrice è riuscita a scrivere un romanzo di una profondità incredibile. La sua penna traccia con delicatezza esplicita quello che è uno dei più grandi TABU’ dell’intera umanità, quello che per molti è vergognoso e disgustoso. Tabitha Suzuma invece ne scrive con maestrìa, con coraggio e dolcezza; lo fa non per spiegare ciò che è giusto o sbagliato… Semplicemente ci narra che l’amore “è“, semplicemente esiste in tutte le sue sfaccettature. Che noi lo vogliamo accettare oppure no.


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