Project Ara rappresenta, per chi fra voi non ne fosse a conoscenza, l’ambizioso progetto di Google volto alla realizzazione di uno smartphone modulare che risulterebbe essere non solo il primo nel suo genere ma permetterebbe anche all’utente finale di selezionare differenti blocchi al fine di creare un cellulare completamente personale e unico dal punto di vista dell prestazioni ma anche delle funzionalità.
Fin’ora infatti non abbiamo mai avuto la possibilità di selezionare ciò di cui realmente necessitiamo, ci siamo sempre dovuti accontentare delle soluzione realizzate dalle differenti case produttrici: per esempio, nel caso in cui un utente fosse appassionato di fotografia pertanto sia alla ricerca di uno smartphone con sensore fotografico efficiente e in grado di catturare immagini nitide e prive di “rumore”, ma volesse nel contempo un display di dimensioni ridotte? Almeno per adesso le possibilità di scelta sono molto ridotte tuttavia con questa nuova idea, Google potrebbe rivoluzionare nuovamente le nostre vite.
Basti pensare che nel caso in ci un modulo non dovesse funzionare, non sarà più necessario cambiare smartphone o portarlo in riparazione: grazie a project Ara saremo in grado di cambiare semplicemente il modulo in questione, magari con uno più potente.
Nel mese di marzo dello scorso anno, Google ha però annunciato che quest’idea rivoluzionaria potrebbe essere applicata anche agli smartwatch, categoria che sta occupando una fetta sempre maggiore nel mercato, che diventerebbero così retro-compatibili con li stessi smartphone che l’azienda avrebbe intenzione di lanciare in un imminente futuro (chi ha detto MWC?).
Gli smartwatch modulari, analogamente ai loro fratelli maggiori smartwatch sarebbero composti da diversi componenti ognuno dotato di differenti qualità e funzionalità: slot SIM, modulo GPS, etc. I moduli stessi sono destinati a costituire non solo il case del dispositivo ma anche il bracciale stesso, e sarebbero tutti collegati con il componente principale., vale a dire il quadrante. Si tratta di un’idea veramente innovativa dalla applicazioni immani.
Il team BLOCKS , così definito, è stato accolto ben volentieri dalla squadra lavorante a Project Ara. Sicuramente due dispositivi modulari in grado di funzionare in tandem attirerebbero molto l’attenzione degli utenti, pertanto non tarderanno ad arrivare ulteriori dettagli relativi al progetto e per non perdervi niente continuate a seguirci.
Il video sottostante chiarisce le funzioni del dispositivo in questione