«Il programma fa casting di nuovi talenti, era anomalo che non ci fosse in Italia dove ultimamente - spiega Lorenzo Mieli, ad di Freemantle Media - sono nate polemiche sui talent, ma è un format che svolge una funzione nobile: dare a chi ha talento ma non ha possibilità di mostrarlo l'accesso alla prima fila del mondo del lavoro».
In questo senso, 'Project runway' nella sua edizione americana, condotta da Heidi Klum, «è stato il primo a usare questo meccanismo» e chissà cosa potrebbe venire fuori in Italia «dove c'è il meglio dell'immaginario della moda».
Ai tre giudici il compito di valutare il lavoro di 12 stilisti, che si sfidano per vincere un contratto di collaborazione di un anno con l'ufficio creativo Trussardi, la pubblicazione dei migliori abiti su Marie Claire Italia e un viaggio a New York per la fashion week, oltre alla possibilità di vedere sfilare le proprie creazioni sulle passerelle di Milano Moda Donna (ma fuori dal calendario ufficiale della rassegna organizzata dalla Camera della Moda).
A guidare i 12 stilisti di domani nella gara di creatività il mentore Ildo Damiano, noto fashion editor. Legati al mondo della moda anche gli ospiti delle dieci puntate serali, da Elsa Sednaoui a Renzo Rosso. Selezionati tra oltre 3000 aspiranti, i concorrenti hanno storie e ambizioni diverse: c'è chi ha già un marchio a suo nome, chi è appena uscito dalla scuola, chi la vede come l'ultima occasione e chi spera di «essere notata da Miuccia».
A tutti, i giudici hanno dato gli stessi consigli: «spero di aver fatto capire - spiega Alberta Ferretti, già ospite della versione americana del talent - il senso del lavoro, la necessità di avere una forte identità personale e una grande attenzione a tutto ciò che ci circonda».
Mette l'accento sul valore professionale del programma anche Tomaso Trussardi, erede della maison del levriero e compagno di Michelle Hunziker: «noi siamo dei professionisti che si prestano per dare un valore aggiunto a persone che non pensano di fare un programma televisivo, ma di avere una possibilità di entrare nel mondo della moda». Per aiutarli a imparare dai loro errori sono state necessarie anche delle critiche: «giudicare non è facile - ammette la bellissima Eva, in nero lungo mozzafiato e stiletto acuminati - per me è stata la prima volta, sono sempre stata io quella giudicata, per questo ho cercato di essere esigente e costruttiva».
Tra i tre, si vocifera che il giudice più «cattivo» sia stato Tomaso, ma lui respinge i paragoni con i colleghi di talent Briatore e Bastianich: «Briatore ha più del doppio dei miei anni e Bastianich fa cose completamente diverse».Di sicuro è lui, il rampollo dei Trussardi, la rivelazione del programma: si prevede uno scambio di ruoli in famiglia? «Per carità, mica presento 'Striscia' - si schermisce lui - in tv faccio ciò che faccio nella mia vita professionale». E se Michelle passasse alla moda? «Perchè no? se poi fa soldi - scherza - tanto meglio». E la loro piccola? «A Sole - risponde pronto - stiamo già facendo fare la campagna bambino». Immancabile la domanda sul matrimonio, che Tomaso dribbla con una battuta: «Michelle sarà vestita Trussardi o Ferretti e la giudicheremo all'uscita».
Eva, invece, per non far torto a nessuno, nelle 10 puntate serali, che coronano i 45 appuntamenti in daytime, sfoggerà le più belle creazioni degli stilisti del Made in Italy.