Magazine Lavoro
Ora parlare della sinistra antagonista, come amano farsi chiamare, è un pò come sparare sulla croce rossa. Se pensiamo che più che una rifondazione è stata nei fatti una vera e propria “devastazione continua” e l’antagonismo che hanno partorito e prodotto in questi anni è stato solo quello contro se stessi. Il risultato è sotto agli occhi di tutti:
SD (Sinistra Democratica)
PdCI (Partito dei Comunisti Italiani)
RC (Rifondazione Comunista)
PCdLI (Partito Comunista dei Lavoratori Italiani)
SC (Sinistra Critica)
SL (Sinistra e Libertà)
CSP (Comunisti Sinistra Popolare) e forse non sono neppure aggiornato.
Sembra quasi l’elenco delle squadre che partecipano alla caccia al tesoro. Magari fosse, purtroppo si tratta di una accozzaglia di particolarismi ideologici sui quali si masturbano i diversi capi partito, sempre più auto referenziali. Decisamente di meglio non si poteva fare.
E adesso pare nasca il nuovo partito comunista.
Ma veniamo ai duri e puri guidati dall´ex senatore Fosco Giannini usciti da Prc: “Per avventurarsi nell’ edificazione di un nuovo, autentico partito del comunismo ci affidiamo a Oliviero Diliberto.”, che è come dire, nel nostro asilo meno male che Erode c’è.
Cerchiamo di capirci qualcosa. Il Diliberto è già oggi segretario del Pdci e portavoce nazionale della Federazione della sinistra (Prc, Pdci, Socialismo 2000, Lavoro Solidarietà) sta per diventare il fondatore del nuovo partito comunista insieme a quelli che fanno un scissione di Prc e che “cercherà con Ferrero (Prc) un alleanza elettorale. Perchè noi siamo unitari…».
Ma questi ci fanno o ci sono ...? Comunque una supplica, ricontrollare i neuroni e fare pace col cervello. GPS
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