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Prolungato di tre mesi il servizio di trasporto dei dializzati a Bari

Creato il 24 marzo 2011 da Lalternativa

A volte denunciare le ingiustizie aiuta, anche se non risolve, ad affrontare meglio i problemi. E così dopo le nostre lamentele sulla improvvisa cessazione del servizio gratuito di trasporto dei dializzati baresi, arriva una piccola buona notizia.

“Sarà prolungato per altri due o tre mesi il servizio di trasporto gratuito degli emodializzati, che la Asl di Bari aveva programmato di sospendere dal prossimo primo aprile”. Lo annuncia il segretario regionale dell’Aned (Associazione nazionale emodializzati) di Puglia, Milvio Scafa. “Ieri in una riunuone – spiega – il direttore generale dell’Asl Bari, Nicola Pansini, ha ascoltato le nostre motivazioni e ha compreso che non era possibile lasciare a piedi, oltretutto con soli dieci giorni di preavviso, persone che fanno la dialisi, molte delle quali sono costrette su una sedia a rotelle, sono cardiopatiche o invalide: si sono messe in subbuglio le vite di duemila famiglie”.

Lo scorso 16 marzo fu lo stesso Pansini a dire che le convenzioni con le dieci ditte (Ati Sud Soccorso, Ati Croce Amica, Chb, Diaverum, New Dial, Ali del soccorso, Autonoleggio Quinto Giuseppe, Associazione Sercorato e Confraternita Misericordia, per un totale di 200 dipendenti, ndr) incaricate del trasporto di circa 1.000 dializzati, erano in scadenza al 31 marzo 2011, e che l’Asl di Bari non aveva rilevato l’opportunità economica di rinnovarle. I pazienti – spiegava – possono organizzarsi come meglio credono, anche prendendo un taxi, e noi li rimborseremo”.

“Il problema che abbiamo sottoposto all’attenzione dei vertici Asl – aggiunge Scafa – è che i dializzati non possono andare da soli in ospedale, ma hanno bisogno di mezzi con soccorritori a bordo, di accompagnatori che stiano con loro tutto il tempo della dialisi e che li riaccompagnino a casa. I parenti non possono assentarsi dal lavoro almeno cinque ore al giorno per accompagnare i propri cari in ospedale”. “Ora dovremo lavorare insieme – conclude – anche perché la Asl di Bari si è impegnata a promuovere un tavolo di concertazione nel quale valuterà le vere esigenze del paziente e stabilirà nuove modalità del servizio di trasporto”.


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