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Prolusione di Mons. Chiarinelli al Millenario di S. Domenico Abate

Creato il 07 febbraio 2011 da Ciociaria
Prolusione di Mons. Chiarinelli al Millenario di S. Domenico Abate.
In una Chiesa Abbaziale gremita di fedeli, presentato da D. Sante, Mons. Chiarinelli ha voluto iniziare la sua PROLUSIONE al MILLENARIO con l’espressione di Isaia: “La roccia da cui siete stati tagliati”.
Ha quindi premesso che la sua RELAZIONE pone come riferimento le OPERE degli Autori più recenti sulla Vita di Domenico e della sua Abbazia: Federico FARINA (2006), John HOWE ( 2007), Egidio PAOLUCCI (2010). Ha delineato pertanto un breve profilo biografico dell’illustre Personaggio dando lettura di brani della Parte Seconda Libro I delle MEMORIE ISTORICHE di P. TUZII – riportate da Paolucci nella sua Pubblicazione..
Il secondo aspetto della trattazione ha affrontato la tematica di Domenico nel suo tempo. Ha collocato la vicenda storica e spirituale di Domenico tra i Papi Gregorio Magno ( V sec.) e Gregorio VII ( 1073 – 1085 ). Quest’ultimo – Ildebrando Monaco – che certamente reca radici significative della spiritualità di Domenico, risulterebbe suo Discepolo nell’Abbazia di Sora e nativo di questo Territorio. Ma le ascendenze della formazione monastica di Domenico vanno rinvenute in S. Antonio del Deserto ( IV sec.) e Benedetto da Norcia Fondatore di Montecassino ( VI sec.). nei secoli X – XI era minacciata dai ‘mali del tempo’: potere, corruzione, simonia e insidiata pericolosamente nella sua SANTITA’, DIGNITA’, LIBERTA’. Domenico si forma nella solitudine e nel silenzio dei chiostri e degli eremi e con la lectio – meditatio della Parola di Dio. Così con Pier Damiani, Ildebrando e tanti altri promuoverà la ‘riforma dal basso e dall’interiorità’, fino a giungere al riscatto compiuto dalla RIFORMA GREGORIANA.
Avviandosi alla conclusione, Chiarinelli ha ricordato la continuità dell’Opera di S. Domenico nella originaria Comunità monastica di Casamari ( 1036 ), nella nascita dell’Ordine Cistercense ( 1098 ) e nella prodigiosa difesa della Chiesa di Bernardo di Clairvaux. Pertanto, l’attualità dell’Abate del Monastero di Sora dopo un Millennio, si evidenzia, per gli uomini e le donne del nostro tempo, nel recupero della Carità verso gli umili e gli esclusi, della Sobrietà e Coerenza di vita e nella costante tensione alla Trascendenza e al Soprannaturale.
Questo augurio costituisce la più efficace apertura del MILLENARIO.
* Sora 21 Gennaio 2011. Ufficio stampa del Millenario

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