Una delle promesse che un certo tipo di yumas,spesso italiani o italioti,fanno a Cuba alle fanciulle e' quello di un ipotetico invito in Italia.
L'invito turistico un po' e' passato di moda,non dico che non sia gradito ma rispetto a qualche anno fa non e' piu' la cosa prioritaria.
Sanno benissimo come va' la situazione in queste desolate lande,molte di loro ci sono state e sono tornate con le pive nel sacco per molte ragioni.
Oggi lasciare Cuba, spesso in compagnia di un vecchio rimbambito per approdare in un altro paese,con un altro clima e altre usanze di vita e' ritenuto secondario rispetto al trovare qualcuno,magari lo stesso vecchio rimbambito categoria che non si esaurisce mai,che fornisca loro i mezzi per poter vivere a Cuba in situazioni perlomeno decorose.
Quando il rimba arriva,quelle 3 volte all'anno allora si aguanta cio' che si deve aguantate per garantirsi l'efectivo e si guarda avanti.
Molti pero' continuano a promettere inviti e passaporti col solo scopo di....pagare poco o nulla le prestazioni della fanciulla.
Raccontai tempo fa di un giovane toscano che a Tunas promise inviti e passaporti a destra e manca partendo nottetempo senza aver elargito un pichilino a nessuna fanciulla.
La pratica e' abbastanza diffusa,i pezzi di merda non mancano mai,diffusa sopratutto nei confronti di qualche guajirotta dell'ultimo campo,una cittadina non la freghi piu',onestamente la ritengo una cosa di uno squallore indicibile.
Non so come si possa,per non fare il proprio dovere,promettere un futuro a una povera ragazzetta e poi tirasi indietro e semplicemente sparire.
Ogni tanto leggiamo di inculate prese da qualche connazionale,spesso qualuno paga per le porcherie di altri ma non dimentichiamoci mai che Cuba ha dovuto sopportare gentaglia e feccia che ha scambiato la maggiore delle Antille per la latrina di casa propria.
Scrivo cio' perche' ieri ho ricevuto un sms di una mia amica a cui era stato promesso un viaggio e che invece...restera' a casa.