Prometeo e la guerra - 1935
di Alessandro Girola
161 pagine (formato A5, PDF)
eBook in download gratuito (Scaricalo)
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Prometeo e la guerra, romanzo diviso in due, forse tre volumi, nasce e si sviluppa come un mix di generi, ispirazioni, suggestioni.
Il primo presupposto è quello ucronico. Il “what if?” è senz'altro una delle tematiche che più appassionano, da sempre. Del resto, da amante della Storia, non poteva essere altrimenti. Perfino la faticosa fase di documentazione è stata per me fantastica, esaltante.
Partendo da un finale diverso della Prima Guerra Mondiale, che in Prometeo e la guerra viene vinta dagli Imperi Centrali, la storia si sviluppa poi quasi vent'anni nel futuro, in un mondo piuttosto diverso da quello descritto nella cronologia ufficiale.
Diverso anche perché la vittoria austro-tedesca è stata determinata da un elemento che, in mancanza di termini più adatti, voglio chiamare steampunk. Anzi, dieselpunk. Scoperti i segreti di rianimazione di Victor Von Frankenstein, i Servizi Segreti di Vienna sono riusciti a creare un'armata di assemblati quasi invincibili: corpi rianimati, macchine da guerra implacabili e fedeli a chi li ha riportati in vita.
Dunque abbiamo ucronia, dieselpunk. Cos'altro? Direi thriller d'atmosfera, per quel che riguarda la prima metà del romanzo (1935) e storia d'avventura e di spionaggio nella seconda e ultima parte (1936). E senz'altro guerra in un eventuale terzo capitolo (1937).
Nelle mie intenzioni c'era la volontà di miscelare il tutto senza esagerare, ovvero nelle giuste dosi. Non credo ci sia preponderanza di un elemento sull'altro. Se il “what if” predomina in 1935, lo steampunk, timido per la prima metà della saga, si prende la sua rivincita da lì in poi. Troverete, come è lecito attendersi, alcuni anacronismi tecnologici (veicoli, aerei e altri mezzi meccanici che nella realtà avrebbero fatto la loro comparsa solo a metà degli anni '40, o all'inizio dei '50). Ma anche degli spunti weird, non certo per ultimo la presenza dei Prometei (gli assemblati) nella società dell'Impero Austro-Ungarico del 1935. Vi capiterà magari di incappare anche in qualche sensitivo dotato davvero di qualche potere paranormale, oppure in misteriosi scienziati che studiano le ley lines della Terra per utilizzarle come armi energetiche. Tanto per fare qualche esempio senza rovinarvi troppo la sorpresa.
Ma non preoccupatevi.
Anzi, sedetevi e godetevi il viaggio.
Troverete anche un bel po' di personaggi storici, maggiori o minori, realmente esistiti. Ovviamente molti di loro sono stati da me reinterpretati in base alle modifiche ucroniche che la storia richiedeva. Il tutto è scevro da messaggi etici, morali e, soprattutto, politici. Questa è solo fiction e vi chiedo di intenderla come tale.
1935 è indubbiamente un romanzo “incompleto”, perché parte di una saga. Non temete: il seguito è già in via di completamento. La realizzazione di un eventuale terzo capitolo dipenderà in buona parte dal modo in cui voi lettori accogliere i primi due. Da parte mia le idee non mancano, e la trilogia sarebbe senz'altro la formula più completa per ciò che ho in mente fin dall'inizio.
Spero solo, questo sì mi preme, di aver ricreato una certa eleganza di stile e narrazione, tipica di un'epoca che era al contempo cruenta e affascinante, ricca di suggestioni. Troverete magari un po' meno azione del solito, ma mi auguro di essere riuscito a offrirvi anche altro. Emozioni a più ampio spettro. Comunque questo me lo saprete dire voi.
Buona lettura.