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In questo capitolo esplode la guerra tanto temuta. La Germania, grazie alla sua potente industria bellica, fa man bassa di tutti i territori europei. A opporre resistenza è una alleanza raffazzonata tra l'Inghilterra nazionalista guidata dalla BUF, una neo-nascente repubblica italiana capitanata da Mussolini, molti ribelli francesi, e le briciole dell'antico e possente, nonché illuminato, impero Asburgico.Le carte in tavola sono molte ma le speranze di vittoria sono pochine. La tecnologia tedesca viene appena impegnata dalle nuove armi dell'alleanza. I Leoni e le Frecce sono micidiali ma non invulnerabili. Del resto i Prometei, per quanto ancora abili nel combattimento, non fanno più paura a nessuno. Del resto, la Russia si è svegliata dal suo torpore e comincia a minacciare i confini orientali della potenza tedesca e, probabilmente questa mossa imprevista è l'unica capace di impensierire veramente la Germania.Attori di questa vicenda, ancora una volta, sono Clelia e Raddavero. L'antropologo segue le mosse sul fronte occidentale, il tentativo dell'Inghilterra di contrastare l'avversario e di proporsi vincenti di fronte a un eventuale tavolo delle trattative. L'agente dell'impero asburgico, invece, è attenta alle vicende della sua patria, che verrà salvata solo da una terribile arma inventata da Tesla.
Non voglio andare nei dettagli della vicenda perché il bello di questa trilogia è difatti il contesto geo-politico. Sono interessanti i risvolti tecnologici di questa Europa alternativa ma, alla fine sono sempre gli uomini a fare la storia. Questo ultimo capitolo, se mi ha catturato dal punto di vista del contesto, mi ha fatto un po' soffrire a causa di refusi abbondanti e un tantino fastidiosi (n.d.r. Se non ricordo male, di questo libro sono uscite in successione due edizioni, l'ultima curata da Book&Book per l'ottimizzazione in ebook. Ammetto di non ricordare quale delle due edizioni ho scaricato!). La particolarità dell'opera è però nello stile narrativo. L'infodump è presentissimo e probabilmente qualcuno storcerebbe il naso al riguardo. Però, visto che gli eventi da narrare andavano anche al di fuori delle singole vicende dei personaggi, ha la sua ragione d'esistere.La capacità di Alex è stata quella di riuscire a non renderlo noioso. Tutt'altro. Sembra di assistere a dei cinegiornali inframmezzati dalla storia dei vari personaggi. Azione e nozione si alternano in maniera sapiente e agile. E' davvero un bel narrare.La ricostruzione storica creata da Alex è impressionante. Sembra... sembra vera. All'interno della parte narrata si intravede la fatica dell'autore nella creazione di un mondo plausibile e, tanto di cappello per l'ottimo risultato ottenuto. Un lavoro immane, da certosino, approfondito. Comprensivo di illustrazioni e biografie. Un lavoro che va premiato a tutto tondo.Si legge volentieri. Si legge e scivola giù come un buon amaro alle erbe. Volendo, invece, lo si può inghiottire tutto d'un fiato, come uno shot di Tequila. Effetti diversi, soddisfazione analoga.
Cos'altro dire? Voto 7,5. Meriterebbe per lo meno un punto in più ma l'editing non è stato all'altezza della situazione.
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