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Pronostico Mondiali Pallamano Qatar 2015

Creato il 15 gennaio 2015 da Antonio Di Benedetto @scomBETtiamo
Per chi se la sente visto che qualche € non cambia la vita a nessuno, ho preso il Qatar vincente mondiale Pallamano quota @17Copio et incollo l'articolo della gazzetta dello sport:

Pallamano, Mondiale al via: Qatar da titolo con le stelle straniereAl via domani il Campionato del Mondo nell’Emirato nel Golfo Persico all’insegna dello sfarzo, piccolo antipasto dei Mondiali di atletica 2019 e calcio 2022. Padroni di casa tra i favoriti con una squadra di fuoriclasse internazionali che non avevano risposto alle convocazioni delle loro nazionali per tre anni. E le regole permettono il cambio di bandiera.Pronostico Mondiali Pallamano Qatar 2015

Domani in Qatar parte il 24° Mondiale di pallamano. Notizia che purtroppo non ci riguarda direttamente, visto che la nostra nazionale per il momento una competizione così se la sogna. Ma c’è molto di istruttivo, in quel che sta avvenendo nell’emirato del Golfo. Dove, si sa, hanno l‘ambizione e i fondi per autoproclamarsi centro dello sport mondiale. Con i Mondiali di nuoto in vasca corta del mese scorso, con quelli di Atletica del 2019 e, più di tutto, con il discussissimo Mondiale di calcio del 2022. Ed è proprio in vista di quello, che questa competizione di gol segnati con le mani può diventare paradigmatica.

TUTTO ESAURITO — Un torneo buono per rendersi conto dello sfarzo in cui si andrà a giocare. Per questo Mondiale, poco a nord della capitale Doha hanno costruito la Lusail Arena, con 15.300 posti. Che sarà affiancato dalla Ali Bin Hamad Al-Attiya Arena, coi suoi 7700 posti, e dalla Duhail Handball Arena, 5.500. Il presidente del comitato organizzatore Thani Al-Kuwari si è felicitato, dicendo che «Non c’è stato nessun morto nei cantieri», con evidente riferimento a tutte le polemiche sulla sicurezza che si sono susseguite relativamente ai lavori per gli stadi del calcio. «E la realizzazione dei nostri impianti – ha aggiunto – ha richiesto 31 milioni di ore di lavoro, con l’impiego di 26.000 operai». Come a dire che non si è badato a spese. Per nulla. Non per il contorno: per la cerimonia di apertura di domani sera, prima di Qatar-Brasile, hanno invitato 24 artisti, uno per ogni nazione partecipante. Non per il trofeo, che sarò in oro massiccio. E in un certo senso nemmeno per il pubblico. «I biglietti sono già tutti venduti», ha annunciato sempre Al-Kuwari. E torna in mente la curiosa vicenda di un paio di mesi fa, quando si scoprì che al torneo di beach volley di Doha molti lavoratori furono pagati per riempire le tribune. «E per la pallamano le tariffe sono più alte», aveva confessato qualcuno di loro. Bene: ora dalla Spagna fan sapere che ci sono 60 tifosi in partenza contattati e – è da immaginare - incentivati direttamente dal comitato organizzatore, a patto di portare trombe, tamburi, bandiere.NAZIONALE COMPRATA — Solo che il potere dei soldi può arrivare anche molto oltre. Magari persino sul podio, se non addirittura in cima ad esso. Dove finora in 77 anni e 23 edizioni sono salite solo nazionali europee. Il fatto è che i qatarioti la nazionale se la son comprata. A cominciare dal c.t. che è Valero Rivera, il tecnico che l’ultimo Mondiale lo ha vinto, con la Spagna. E fin qui tutto bene. Però negli ultimi anni, grazie alla norma secondo la quale gli atleti che nelle ultime tre stagioni non hanno risposto a convocazioni dalle loro nazionali possono cambiar bandiera, come per incanto sono diventati qatarioti una serie di fuoriclasse internazionali. Come Bertrand Roine, 33 anni, terzino campione del mondo 2011 con la Francia, passato dallo Chambery al Lekhwiya, uno dei club di Doha. Come i portieri Goran Stojanovic (37, montenegrino) e Danijel Saric (37, bosniaco), tra i migliori al mondo. Come Borja Vidal Fernandez, il pivot spagnolo di 206 cm, convinto da Rivera a lasciare il basket nel 2005 dopo alcuni campionati nella Joventud Badalona e una apparizione nell’A-1 italiana a Napoli. O come il bomber dell’Amburgo Zarko Markovic (27, montenegrino) e i terzini cubani Rafael Capote (26) e Jorge Luis Pavan Lopez (33). Senza contare alcune delle migliori promesse in circolazione: tipo il serbo Jovica Damjanovic (20) o l’ala bosniaca Eldar Memisevic (22). E’ così che il Qatar nell’ultima Golden League ha battuto Danimarca e Norvegia. Tanto che Claude Onesta, il c.t. della Francia vincitrice delle ultime due Olimpiadi, dice: «Può davvero essere la grande sorpresa. Con Valero Rivera ha disciplina tattica e qualità individuali. In più gioca in casa. Sono certo che sarà protagonista».

fonte: http://www.gazzetta.it/Sport-Vari/Pallamano/14-01-2015/pallamano-mondiale-via-qatar-titolo-le-stelle-straniere-100480581444.shtml

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