Progetto Democratico chiarisce la propria posizione contro le strumentalizzazioni
Nonostante dal 2009 il Pd non abbia mai cercato un vero confronto per ricomporre il centrosinistra di Castiglione del Lago;
in 5 anni di amministrazione tutte le proposte di Progetto Democratico siano state sistematicamente bocciate;
l’invito a Progetto Democratico ad avviare un confronto in vista delle prossime elezioni siastato fatto solo perché il PSI non ha accettato di intraprendere da solo il percorso (fin dal primo incontro della coalizione il PSI ha annunciato con formale lettera che la propria partecipazione era da intendersi insieme a Progetto Democratico, di cui fa stabilmente parte e chiedendo di estendere questo enunciato a tutta la coalizione);
nonostante tutto ciò, Progetto Democratico ha accettato di iniziare un percorso di dialogo per verificare la possibilità di ricomposizione del centrosinistra. Sinceramente disponibili a superare questa oggettiva situazione di difficoltà ha chiesto a PD, Rifondazione, Sel e Idv di dare tutti insieme un forte segnale politico di reale cambiamento per risolvere i principali motivi di divisione.
Tre i punti sui quali non ci possono essere margini sostanziali di “compromesso” in rispetto del mandato datoci dall’elettorato, alcuni dei quali fortemente presenti nel programma nazionale dei vari partiti o condivisi con volantini pubblici dai passati amministratori comunali (quindi perché non accettarli?).
Primo: l’individuazione di concrete possibilità (con suggerimenti sulle voci di bilancio da ritoccare e quindi non mere enunciazioni elettorali) di riduzione dei costi della politica e di riorganizzazione della macchina comunale in mancanza dei quali questa comunità sarà costretta a rinunciare a servizi o alzare ancora la tassazione ai cittadini.
Secondo: la reale determinazione a far sì che il piano regolatore miri al non consumo ulteriore di suolo, ma a un consistente recupero dell’edificato esistente. E’ pertanto inevitabile l’annullamento della delibera che rende un’area verde di 30 ettari davanti all’ex aeroporto potenzialmente edificabile (per essere onesti con i cittadini non basta promettere di non procedere con il bando fermandosi ai banali enunciati pro elezioni)
Terzo: l’annullamento della delibera che autorizza la realizzazione in uno spazio di proprietà pubblica di un Centro Commerciale che riteniamo inutile, anzi contro gli interessi dei commercianti. Per di più legando alla sua realizzazione la costruzione del nuovo Distretto Sanitario che invece è urgente e va realizzato immediatamente.
Contenimento dei costi della politica, mantenimento della “bellezza” e peculiarità del nostro territorio, salvaguardia della salute dei cittadini: quale mediazione ci può essere? Continuare con le consulenze esterne onerose, il clientelismo o il voto di scambio? Ridurre la superficie del centro commerciale del 50%? Aspettare anni per avere il nuovo Distretto Sanitario?
Il PD, proponendo a Progetto Democratico di elaborare insieme un programma elettorale che porti alle primarie di coalizione, ci ha fatto messo davanti alle seguenti domande: primarie su cosa se il programma elettorale è già definito dai candidati che si stanno presentando uno dopo l’altro? Se non si capisce su cosa si differenziano visto che hanno condiviso le scelte della passata amministrazione?
Ultimo punto, ma non meno importante alla luce dell’esperienza di alta conflittualità vissuta in questi cinque anni, Progetto Democratico ha proposto un passo di grande lungimiranza politica e di vero servizio al nostro territorio: la disponibilità, da entrambe le parti, a non presentare candidati a Sindaco che siano stati attori principali nei dissidi di questi anni. Un passo indietro per ricomporre il centrosinistra, una concreta disponibilità a rimettere in discussione posizioni e rimuovere ostacoli. Tentare di ridurre la proposta ad una “questione di singole persone”, come si sta facendo, vuol dire svilire una proposta che avrebbe significato un atto di alta politica come ormai manca da troppo tempo nel nostro comune.
Pronti al confronto non al compromesso, fuori dei chiusi “caminetti” della politica … il nostro stile non è condiviso quindi, anche questa volta, parteciperemo alla competizione politica con una nostra Lista elettorale