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Pronti (?) partenza via! – 70esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

Creato il 28 agosto 2013 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Pronti (?) partenza via! – 70esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

Inizia finalmente la 70esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia.

Alla veneranda età di settanta anni ancora ci si aspetta da questa signora, che a suo modo ha fatto la storia d’Italia, uno sforzo ulteriore per continuare a soddisfare le aspettative. Malgrado la crisi, economica o di governo, malgrado i fondi governativi inesistenti, malgrado il pubblico in forte calo.

Tuttavia l’impressione all’arrivo al lido, complice una fastidiosa pioggia scrosciante, è quella di una situazione tutt’altro che pronta ad assolvere al gravoso dovere: la nuova Mostra del Cinema pare piuttosto una signora attempata che indossa gli stessi abiti dell’anno scorso, che proprio non si è potuta rifare il guardaroba, neppure la sigla!, e che, di corsa per un appuntamento, termina il trucco allo specchietto retrovisore, spalmandosi tutta la guancia di rossetto sfavillante.

Di rosso ce n’è tanto, come al solito, ma fino all’ultimo minuto i lavori di allestimento sono proseguiti a pieno regime, tant’è che pareva che a ridosso della prima proiezione stampa ci fossero più operai che critici e professionisti del settore. Tappeti rossi e moquette grigie ancora avvolte nel cellophane, muletti ovunque, transenne labirintiche e pile di sedie in ogni angolo. Non posso poi non citare quel cratere spaventoso su cui si affaccia il Palazzo del Casinò, che anno dopo anno continua a restare lì, in attesa di una evoluzione degli eventi…

Una corsa contro il tempo questa, confermata dai lavoratori stessi, i primi ad essere increduli, come se il Festival fosse partito di sorpresa, un ospite piombato in casa quando ancora l’arrosto deve essere infornato.

Ad aggravare quel diffuso senso di impreparazione il fatto che il film d’apertura, una chicca italiana di Paolo Zucca, ci è sfuggita per una combinazione di dettagli oltremodo grotteschi: una proiezione nostrana passata in una sala dalla capienza discutibile; l’unica proiezione prevista in tutto il Lido per la prima sera; nonché l’unica offerta al povero Zucca e alla sua compagnia Accorsi-Pannofino-Cucciari, a cui magari avrebbe fatto piacere calcare ancora le strade del Lido. One shot one kill che di sicuro ha ucciso la redazione di Taxi, che malgrado la disperata e cinematografica corsa sotto la pioggia, è rimasta sulla porta ad osservare i soliti “amici di” entrare mentre per i comuni mortali veniva proclamato il sold out. E noi, lo sappiamo, siamo poco comuni ma molto mortali!

Venezia non si smentisce, evento mondano prima di tutto, vetrina o passerella, al punto che ci pare che anche quest’anno il duro (seppur meraviglioso) lavoro assolto dai critici indipendenti nel rivitalizzare l’identità artistica italiana, sarà un viaggio avventuroso. Tuttavia, non smetteremo di documentare al meglio e sempre con serenità, le sale buie, i volumi assordanti e i fotografi urlanti che cercano di strappare un primo piano; ma soprattutto il nuovo cinema che vi aspetta nelle sale il prossimo inverno.

Speriamo che Cuaron ci faccia dimenticare la fiacca iniziale.

Rita Andreetti


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