Il ministro per la Cooperazione internazionale Andrea Riccardi non ha dubbi su come evitare in futuro episodi di intolleranza nei confronti dei nomadi: dare loro una casa. [l’articolo su Giornale.it]
Onore al senso civico e morale, ma la domanda nasce spontanea: e agli italiani? Nuova Ici, tasse su tasse, dove difficile sarà ancora di più arrivare a fine mese e magari pagare la rata del mutuo sulla propria casa. E a quelli che come il sottoscritto pagano una discreta cifra per l’affitto? Secondo il ministro il tutto passerebbe attraverso un tetto stabile “perché la vita in una casa favorisce l’integrazione e il superamento della provvisorietà”.
Complimenti! Ma qualcuno ha spiegato al caro ministro che ci sono milioni di italiani che non riescono a integrarsi per lo stesso motivo? Qualcuno gli ha detto che forse “snaturerebbe” la storia del popolo Rom che per antonomasia è un popolo nomade, non dedito a radicarsi stabilmente in un territorio? Si parla tanto di razzismo, ma non credo di esagerare se il caro ministro in questo caso lo sia nei confronti degli italiani. Comunque consiglio di pensare più agli italiani che a proposte davvero choccanti. Per gli italiani forse un’aspettativa ci sarà: quella di travestirsi da Rom e chiedere una casa a Riccardi.
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COMMENTI (3)
Inviato il 30 dicembre a 18:53
Gli zingari non sono ormai da tempo nomadi almeno per la maggiorparte. Ovviamente sono d'accordo che non si può dare casa gratis a loro senza darla ad italiani ugualmente bisognosi ma comunque questo come altri problemi che riguardano gli zingari andrebbero affrontati seriamente dallo Stato perchè le responsabilità della scarsa integrazione e del razzismo sono merito non solamente dei Rom e dei Sinti ma anche del disinteresse e della negligenza delle istituzioni.
Inviato il 24 dicembre a 12:36
buffone
Inviato il 20 dicembre a 15:45
Alcuni commenti presenti nell'articolo denotano non ignoranza ma malafede. Infatti la cultura degli zingari è stata storicamente nomade molto in ragione dell'inaccoglienza, come sa chiunque studia o almeno si documenta un po'. In ogni caso, anche i nomadi hanno diritto a un tetto. La proposta del ministro non credo implichi automaticamente che le case siano gratis, ma solo che si faccia uno sforzo (peraltro coi soldi europei dedicati all'uopo, quindi a costo zero per gli italiani) per rendere la vita migliore ai (pochi) Rom presenti in Italia (informarsi sulle cifre prego), e di conseguenza anche agli intolleranti altri. Peraltro, uno Stato che pone un criterio etico di garanzia dei più deboli, è salutare per tutti - toccherà anche alle altre "categorie" (bambini, anziani, disabili) avere l'attenzione che meritano, anche in un momento di lacrime e sangue. Mentre questo non è affatto garantito da chi crea un mondo diviso in "noi" e "loro", perchè non sai mai dove porranno il Noi e dove il Loro. Quando poi si parla di parole pesanti che alimentano un clima di razzismo, come non pensare a certi politici e certi giornalisti manipolatori?