Durante il capodanno del 1964, al commissariato di Siracusa, l'agente Camurro riceve una telefonata inquietante: è la signorina Russo che dichiara di aver visto tre uomini uccidere Antonio Passanisi, proprietario del ristorante "La spada blu". Arrivato sul posto, il commissario Paolo Portanova si trova al cospetto di una scena del crimine del tutto inedita. Il cadavere di Passanisi è scomparso e con lui anche la più piccola traccia del colpevole. Una porta chiusa a chiave, nel retrobottega, farà da perno alla vicenda e sarà causa di guai neri. Alla difficoltà delle indagini si aggiungerà la voce insistente della pioggia che aprirà una breccia fra i ricordi del commissario, costretto a fare i conti con il suo passato. Nel dipanare la matassa, Portanova, suo malgrado, con l'aiuto dell'ispettore Gurciullo e dell'agente Iannelli, si troverà aggrovigliato in una torbida storia fatta di potere politico e di vendetta personale, intrisa del sangue rosso dell'amore carnale.
Dicono del romanzo:
«Dalla terra di Sciascia e Camilleri un noir scritto come Dio comanda.» (Bruno Morchio)
«I commissari del giallo italiano dovrebbero essere commissariati. Sono troppi. Alcuni dovrebbero essere degradati. Altri, tra cui il commissario Portanova, meriterebbero, dopo una attenta lettura, la promozione a vice questore.» (Andrea G. Pinketts)
L'autore: Alberto Minnella, nato ad Agrigento il 12 novembre del 1985, ha lavorato come giornalista per il Giornale di Sicilia e il Corriere di Sicilia e come critico musicale per Ilmegafono.org, La grande testata e Indie for Bunnies. Ha studiato musica moderna a Parigi all’accademia di batteria Dante Agostini. Un suo racconto, Il negozio del fotografo è stato finalista per il premio Città di Palermo edito dall'Università di Milano e da Subway-Letteratura.