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Proposte di lettura #51: "Il cenotafio di Simon Petit" di Ivano Mingotti

Creato il 26 novembre 2014 da Ilary
Buon pomeriggio, lettori e lettrici! Torno con una delle mie "Proposte di lettura", rubrica che si occupa di presentarvi libri di autori emergenti e quindi non più esordienti alla prima pubblicazione per i quali, come sapete, ho un'altra rubrica apposita. ^_^ In questo nuovo appuntamento vi segnalo "Il cenotafio di Simon Petit" di Ivano Mingotti che l'ha pubblicato con le Edizioni Leucotea. Si tratta di un romanzo scritto sotto forma di diario che racconta la storia, le vicissitudini e i misteri che circondano il Simon Petit del titolo, un personaggio enigmatico, dotato dell’incredibile dono di poter piegare la natura che lo circonda con la propria musica. Il libro è acquistabile, esclusivamente in formato cartaceo, nei principali store online come Amazon o Ibs e nel negozio Ebay della casa editrice. Per ulteriori informazioni visitate anche la pagina Facebook dedicata al romanzo o il sito dell'autore, http://ivanomingottiautore.wordpress.com/.
Il cenotafio di Simon Petit Ivano Mingotti Titolo: Il Cenotafio di Simon Petit Autore: Ivano Mingotti Editore: Edizioni Leucotea Pagine: 144 Prezzo: 12,90 € brossura
Simon, giovane violinista, è un personaggio tormentato ed enigmatico; un novello Faust, dannato dalla vita e dal proprio dono, dal proprio talento. Una ragazza, perdutamente innamorata di Simon fin dall'infanzia, ne traccia la storia, in modo confuso e dal proprio punto di vista, seguendolo nella sua perdizione.
Un estratto dal primo capitolo:
Di Simon posso dir ciò che ho vissuto, e ciò che mi è stato raccontato.  Non molto, a dire il vero, su cui poggiar questa penna, questo mio ultimo ricordare.  Di Simon posso dire il poco che ho sentito sulla mia pelle, tra le mie lacrime, sulla mia bocca.  E posso dire quel che ho sentito, quel che ho capito, posso dire quel poco che ho pensato.  E posso dire quel poco che è rimasto di lui, quel poco che il mondo mi ha lasciato, donato, quel poco che il mondo mi ha lasciato intravedere.  E prendete tutto questo come un lontano ricordo, prendetelo come l'emozione già svanita, già nascosta, già sepolta di una giovane già vecchia, di una mano fragile e di dita già tremanti, prendetelo come si prende una fiaba, o un pettegolezzo.  Prendetelo come un racconto, soltanto una parvenza dell'enormità di una vita vissuta, sgorgata in altri ed in altri fluita.  E onoratelo come si onora una tomba, onoratelo come si onora un sepolcro.  Di Simon non rimane che questo, un ricordo sbiadito, un sentire appoggiato al mio petto, ed il fremere ancora dei miei capelli al ricordarvi dentro le sue dita.  Di Simon posso dir ciò che ricordo, e ciò che penso di avere vissuto.  Ed il tremare incerto del battito di questo cuore, all'appoggiarsi dell'ennesima gelida lacrima sulla mia palpebra.  Onoratelo come si onora una tomba.  Onorate il ricordo, non prendetevi gioco di questo dolore.  E provatevi un poco a sentirlo, sentire Simon su quei vostri occhi, sentirlo allo scorrere di queste righe.  Lascio tremar le mie dita su questa penna, allo scaldarsi e scaldarmi di una debole fiamma di cera, per il semplice sentirlo ancora sulla mia pelle.  E sentire ancora la musica, quella musica dolce.  Quella musica tanto terribile.  Sentirmela ancora straziarmi ed avvolgermi come un abbraccio.  Onorate il ricordo.  Onoratelo come si onora una tomba.

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