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Proprietà di terze parti(TPO): pressioni, accordi opachi e strani legami; così operano i fondi di investimento nel calcio
Creato il 25 settembre 2014 da Stefano Pagnozzi @StefPag82Approfondimento, tradotto e adattato, realizzato da Owen Gibson e David Conn, per il Guardian.co.uk, sul tema delle proprietà di terze parti(Third-party ownership, TPO), pratica che ha radici in Sud America, dove è profondamente sviluppata in Brasile e Argentina, e in rapido sviluppo anche in Europa.
Con l'inattività della FIFA recentemente la UEFA sembra si stia muovendo per regolamentare il fenomeno che, secondo gli ultimi studi specifici, KPMG e Centre de Droit et d'Economie du Sport e il Centre International d'Etude du Sport, sta producendo distorsioni nel mercato e presenta numerosi fattori di rischio per l'integrità delle competizioni.
Le proprietà di terze parti sono gestite attraverso fondi, di cui spesso è difficile risalire ai personaggi coinvolti, che investono in quote che vanno al 10% al 50% in giocatori con l'obbiettivo di valorizzarle e rivenderle, oppure attraverso prestiti ai club per favorirne l'acquisto, o dal lato del giocatore, partecipando agli introiti derivanti dagli stipendi o allo sfruttamento dell'immagine.
Attività che ha ovvie conseguenze negative con la possibilità che siano fatte pressioni esterne o favoriti atteggiamenti volti a influenzare i club, allenatori e staff tecnico, che ci siano personaggi che nel concreto gestiscono grandi operazioni del mercato dei trasferimenti a danno dell'intero sistema, che si sviluppino, come segnalato nel report della Fifa, strani legami tra fondi e fenomeni di calcioscommesse.
Di seguito i due articoli tratti dal Guardian e un breve video esplicativo sulle proprietà di terze parti(Third-party ownership, TPO)
L'immobilità della Fifa sulla pratica delle proprietà di terze parti(TPO)
UEFA verso un cambiamento delle regole per reprimere le proprietà di terze parti(TPO)