L’Ucraina è il primo paese al mondo per violazioni dei diritti d’autore: la poco onorevole palma di nazione dove il copyright non gode di minima tutela è stata assegnata al governo di Kiev dall’USTR (US Trade Representative), l’Agenzia governativa americana che coordina la politica commerciale degli Stati Uniti. L’USTR ha infatti bollato l’Ucraina come “paese prioritario” per l’elevato utilizzo illecito di prodotti tutelati dalle leggi che regolano il copyright: il paese è stato bacchettato per la mancanza di un sistema trasparente di recupero delle royalties, per il massiccio impiego di software piratati, persino dalle stesse agenzie governative che dovrebbero invece salvaguardare la proprietà intellettuale, e soprattutto per l’assenza di azioni di contrasto alla pirateria on line. Kiev aveva già “primeggiato” in questa poco lusinghiera graduatoria tra il 2001 e il 2005. Poi dal 2006 al 2012 la graduatoria non era stata più redatta, fino a quest’anno, quando l’Ucraina ha ripreso la sua per nulla invidiabile posizione di testa.
Nel Rapporto 2013 non mancano riferimenti alla Cina e alle sue attività di spionaggio industriale e alla Russia, presente in graduatoria per il 17°anno consecutivo. Entrano quest’anno in graduatoria anche Algeria, Argentina, Cile, India, Indonesia, Pakistan, Thailandia e Venezuela.