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90 anni fa l'ultimo discorso alla Camera di Giacomo Matteotti, quello che lo condusse alla morte, 10 giorni dopo. Mi piacerebbe sapere che nelle scuole d'Italia quel discorso venga letto e meditato. Le parole di Matteotti che denuncia i brogli e le violenze che, insieme alla legge Acerbo iper-maggioritaria, hanno consegnato la maggioranza assoluta al fascismo. Le interruzioni dei fascisti. La loro arroganza incredibile. A Matteotti che descrive la fuga degli antifascisti intimiditi i fascisti replicano: "Perché avete paura. Perché scappate". La politica ridotta ad esercizio di coraggio fisico. E Turati, fra i pochi a fiancheggiare in aula Matteotti: "Sì avevamo paura come quando in Sila c'erano i briganti". Poi la viltà del Presidente della Camera che invita il leader socialista a parlare "prudentemente" con Matteotti, consegnato al sacrificio che replica: "Io parlo parlamentarmente". Non si ripeterà? Si è ripetuto più volte e continua a ripetersi. Non l'intero copione ma un pezzo qui, un pezzo là, con l'aggiunta di nuove invenzioni. L'altro giorno quasi metà del corpo elettorale non ha votato. Sono portato a credere che tutti voterebbero se esistesse un forte curriculum educativo nazionale. Se, anche con l'esempio di Matteotti, si proponessero esempi di coraggio civile. Modalità di coraggio alternative all'audacia di "Jerri a' carogna", dei giovani che fanno a gara a chi beve di più, a chi picchia il primo passante, a chi brucia il primo clochard, a chi corre nella notte superando il semaforo rosso. . http://www.memoteca.it/upload/dl/E-Book/discorso_di_matteotti.pdf www.memoteca.it memoteca.it