Pronta la proroga dei versamenti delle imposte Irpef ed Ires da 730/Unico ma non solo e la cui scadenza naturale del 16 giugno 2014 o del 16 luglio potrebbero slittare al 7 luglio 2014 o al 20 agosto pagando la solita maggiorazione dello 0,40% e che qui vediamo chi può essere interessato e soprattutto quali sono le tasse oggetto della nuova proroga. Tuttavia son solo indiscrezioni che aspettano conferma da un Decreto del Consiglio dei Ministri.
Per i secondi Acconti al momento nessuna proroga è in vista per cui la scadenza resta quella naturale del 30 novembre che quets'anno cadrà in un giorno festivo per cui salta al giorno lavorativo successivo primo dicembre.
Quali sono i tributi che saranno prorogati
I contributi oggetto di proroga sono prima di tutti il saldo Irpef (per le persone fisiche) ed Ires (Per le persone giuridiche e quindi per intenderci per le società) e anche il Saldo Iva per chi non lo avesse già liquidato annualmente a marzo.
Lo stesso dicasi per il versamento degli acconti irpef ed Ires le cui modalità di versamento le potete trovare andando sulle parole colorate che rimandano ad articoli di approfondimento.
Lo stesso dicasi per il versamento dell'imposta sostitutiva sia dei titolari di partita Iva che hanno aderito al regime dei minimi o quelli delle nuove iniziative imprenditoriali.
A questi si aggiungono anche le imposte e le tasse che ci vengono solitamente detratta in busta paga e che i professionisti invece versano annualmente e che sono le addizionali regionali e comunali (peraltro particolarmente in aumento negli ultimi tempi).
Altri tributi che sono in scadenza il 16 giugno sono naturalmente anche il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali INPS (per intenderci parliamo anche qui di saldo e acconto INPS) che potrebbero essere oggetto anche loro di proroga al 7 luglio 2014 che sono trattenuti anch'essi in busta paga e versati sia personalmente dai titolari di partita Iva sia trattenuti in busta paga dal datore di lavoro.
Proroga della cedolare secca al 7 luglio
Proroga anche nel versamento dell'acconto della cedolare secca perchè rientrerebbe nell'ambito di applicazione degli altri tributi oggetto di proroga al 7 luglio 2014 o al 20 agosto 2014 con la maggiorazione dello 0,40%. Prorogate anche le scadenze per ma anche la cedolare secca, l'imposta sul valore degli immobili situati all'estero (Ivie) e quella sulle attività finanziarie sempre detenute all'estero (Ivafe).
Proroga IMU
Per l'IMU invece non sarebbe stato previsto lo slittamento nonostante il caos che regna tra la TASI, la TARI, la IUC e chi più ne ha più ne metta tano a farci i conti siamo sempre noi.
I grandi esclusi
Potrebbero però essere esclusi dalla proroga i soggetti che non compilano gli studi di settore. In settimana comunque il Decreto dovrebbe essere firmata e se ne avrà finalmente notizia. Lo speriamo tutti viste le novità che hanno caratterizzato quest'anno (quasi come sempre oramai) il diritto tributario anche e diciamocelo verso l'estero questo continuo inoltrare nuove scadenze e concedere proroghe non è bello da vedere.
Anche cloro che non applicano gli studi di settore eccetto quelli che hanno conseguito ricavi superiori a € 5.164.569 compresi chi ha ricavi tra € 5.164.569 e 7 milioni - codice 3 per i quali la proroga come lo scorso anno non opererebbe.
Per le Società di capitali ci sarebbe la proroga solo per i soggetti che approvano il bilancio entro i 120 giorni per cui sarebbero esclusi quelli che lo approvano per motivi straordinari più tardi.
Ravvedimento Operoso
Vi ricordo comunque che per i pagamenti in ritardo delle imposte potete sempre far riferimento al ravvedimento operoso che prevede il versamento di sanzioni non eccessive e che talvolta viene sfruttato volutamnte dalle imprese in carenza momentanea di liquidità.
Riflessione: Nulla toglie ovviamente che qualora vorreste effettuare i versamenti prima lo potrete fare. Inutile dire che ancora una volta si rileva che chi è più previdente di altri e anticipa il pagamento delle tasse e delle imposte per non ridursi all'ultimo momento non coglie delle opportunità che lo Stato sembra mettere a disposizione dei ritardatari e perdendo in tal modo anche una disponibilità finanziaria che in questi momento potrebbe giovare a ciascuno di noi. Questo per segnalare che sarebbe più corretto ed equo disciplinare queste proroghe dei versamenti irpef di giungo con qualche settimana di anticipo e non una settimana prima della scadenza, altrimetni si finisce per penalizzare i più previdenti e virtuosi.
Vi ricordo sempre che le parole colorate sono articoli di approfondimento.
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