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Prosegue il rimbalzo, ma è bene stare all’erta Vola il pe...

Da Pukos
Prosegue il rimbalzo, ma è bene stare all’erta Vola il pe...

Prosegue il rimbalzo, ma è bene stare all’erta

Vola il petrolio (+10%) e rimbalzano con forza i titoli del comparto, straordinarie performances anche per i minerari. Volatilità ancora elevata.

La Borsa americana sembrava orientata verso una seduta in costante salita, come era accaduto per quelle europee, quando, improvvisamente, però, ad un paio d’ore dal fixing, ha cominciato a stornare in maniera violenta.

In un’ora i tre più noti indici di Borsa statunitensi si erano mangiati praticamente tutti i forti guadagni messi a segno fino a quel momento. Le motivazioni di uno storno così forte e repentino restano al momento misteriose, il fatto è che nell’ultima ora di contrattazione non solo i listini hanno recuperato tutto, ma hanno avuto anche la forza di terminare la seduta sul massimo di giornata.

Questa volatilità “sospetta” non fa bene ai mercati, d’accordo che siamo ancora in agosto ed i volumi “aiutano” variazioni repentine e cambiamenti di tendenza, però Wall Street sta esagerando in tal senso.

Ma cominciamo dall’inizio, la giornata odierna era molto attesa per due ordini di motivi: i consueti dati sul mercato del lavoro, comunicati tutti i giovedì, e soprattutto la seconda lettura del Pil statunitense che in prima lettura (+2,3%) aveva deluso gli economisti,

Ebbene le prime richieste di sussidi alla disoccupazione sono tornate a scendere dopo alcune settimane in cui erano solo salite, ma la notizia migliore arrivava dal Pil, rivisto al rialzo (+3,7%) e quindi anche ben oltre le previsioni (+3,1%).

Da non sottovalutare poi che la Banca Centrale cinese è nuovamente intervenuta immettendo liquidità, a questo punto è chiaro che Pechino non vuol far scendere ulteriormente i propri listini di Borsa.

Insomma c’erano tutte le condizioni per una seduta scoppiettante che, ribadisco, c’è stata, ma quel “black-out” di un’ora lascia dubbi fra gli investitori.

Staremo a vedere.

Dow Jones (+2,27%) è stata la grande giornata dei petroliferi e Chevron (+6,23%) l’ha sfruttata in pieno, ottimo anche i rimbalzi di General Electric (+4,16%) e Unitedhealth (+3,80%)

Nessun titolo ha terminato le contrattazione in calo.

S&P500 (+2,43%) rialzo a doppia cifra per Halliburton (+10,49%) e guadagnano oltre sei punti percentuali anche Dow Chemical (+6,21%) e Devon Energy (+6,06%).

Un solo ed insignificante ribasso: Oracle (-0,24%).

Nasdaq (+2,45%) rialzi superiori agli otto punti percentuali per Micron Technology (+8,67%), Avago Technologies (+8,66%) e Tesla (+8,07%).

Due soli i cali odierni, Dollar Tree (-0,71%) e Cerner Corp (-0,31%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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