Prospekt è, essenzialmente, un estratto del curriculum dell'autore del gioco, neolaureato in Game design and Business: un'invidiabile prova di determinazione, che non riesce a toccare i livelli qualitativi delle produzioni ufficiali.
Versione analizzata: PC
Enrico Spadavecchia è un avido collezionista ed esagitato videogiocatore dai tempi del Commodore 64 e delle sue righe colorate. Ex giocatore accanito di Counter Strike, in giovane età ha compiuto la stupidissima impresa di completare Quake II a livello hard senza scendere mai sotto i 100 punti ferita. Ostinato retrogamer e sostenitore delle produzioni indipendenti, non disdegna le offerte del mercato attuale, soprattutto FPS e avventure grafiche. Lo trovate su Facebook, su Twitter e su Google Plus.
Richard Seabrook, neolaureato all'università di Portsmouth in Game design and Business, si è ritrovato a lavorare come addetto al controllo qualità in qualche azienda nella piccola città di Bournemouth. Un lavoro che ben presto inizia a stargli stretto, al punto da tentare il tutto e per tutto, dedicarsi pienamente alla sua passione per lo sviluppo di videogiochi e confrontarsi con la grande software house di cui spera di far parte. Impacchetta il duro lavoro di due anni in un'elegante valigetta con su impresso simbolo di Half-Life, ci allega le 70 pagine della sua tesi di laurea sul Source Engine, e la spedisce direttamente a Gabe Newell. Si tratta del seguito da lui pensato ad una vecchia espansione del capolavoro di Valve, quell'Opposing Force che osservava le vicende di Half-Life da un punto di vista inedito, quello del soldato Shephard, inviato con la sua squarda ad eliminare tutti i testimoni scomodi del brutto incidente avvenuto a Black Mesa. La tanto agognata assunzione a Valve non c'è stata, ma qualcosa si è mosso: la scelta del buon Gabe di approvare e pubblicare un seguito fan-made sulla piattaforma Steam ha creato un interessante precedente. Di fronte ad una così spiazzante prova di determinazione, ci si sente piccoli piccoli, soprattutto se si è nella scomoda posizione di attribuire a quel lavoro un giudizio critico, non condizionato dall'epicità del gesto in sè. Quello che ci apprestiamo a giocare, cercando di nascondere un'insensata euforia mista a non poche perplessità, è, essenzialmente, un estratto del curriculum di Richard Seabrook.
HL3 confermato!!!1
Attribuire ad ogni minimo gesto di papà Gaben un indizio sull'uscita di Half-Life 3, fra speculazioni pindariche, cospirazionismo goliardico e facili battutacce da nerd, è diventata ormai la barzelletta dell'internet; eppure su questo Prospekt nessuno si è voluto sbilanciare. Strano, perchè il beneplacito di Valve può significare molte cose: un contentino ai fan inferociti in attesa di qualcosa che effettivamente bolle in pentola, la definitiva perdita di interesse da parte dei capoccia di Valve per l'intero brand o l'inizio di una nuova collezione per Gabe, teste di giovani talenti dello sviluppo, da appendere di fianco alla famosa rastrelliera di coltelli. Si potrebbe andare avanti per ore, oppure finire Prospekt tutto d'un fiato e togliersi ogni dubbio. Saltando l'ormai classica intro 'sui binari', Seabrook ci mette subito nei panni del militare Shephard, risvegliato per mano degli alieni Xen dalla 'stasi' indotta dal G-Man sulle battute finali di Opposing Force, per correre in soccorso del caro vecchio Gordon, impegnato nel complesso di Nova Prospekt. Nei primi minuti di gioco, in barba ai pronostici, si sopravvive all'effetto nostalgia, forse distratti da qualche goffo enigma ambientale e dagli accecanti effetti che accompagnano una narrazione ben doppiata, e in men che non si dica si finisce in un buio condotto di ventilazione, con in mano un piede di porco. Di qui in poi l'esperienza di gioco registra un tracollo inesorabile, da imputare sicuramente al susseguirsi di livelli fin troppo spogli, privi dei tipici elementi scenici che resero celebre l'intera saga, e di estenuanti combattimenti tutti uguali con i plotoni Combine.
Allo scenario già catastrofico si aggiunge anche tutta una serie di 'grandi assenti', dalle classiche scenette splatter osservate dagli spiragli nelle porte di stanze inaccessibili, alle sporadiche interazioni coi personaggi non giocanti; con tutti gli assets di Half-Life 2 a disposizione, non è chiaro il perchè non si sia cercato un pretesto per inserire le armi aliene e rendere più varia la suddetta trafila, o, meglio ancora, sbilanciarsi quel tanto che basta per regalare al giocatore un surrogato della gravity gun, con le dovute modifiche e giustificazioni. In un crescendo di strazianti delusioni, culminante in una desolante gita sul pianeta Xen, che si esaurisce in 3 minuti di salti su piattaforme e ulteriori sparatorie con le truppe Combine, il "seguito" di Opposing Force si chiude con una delle peggiori boss fight mai viste. Le evidenti carenze in termini di level design e gameplay sarebbero state più facilmente digeribili, qualora la trama fosse stata un minimo all'altezza dei capitoli ufficiali; purtroppo i flashback di Shephard in Prospekt non possono in alcun modo aggiungere elementi significativi all'intreccio della saga, così collocati temporalmente.
Certo, è curioso imbattersi nelle simpatiche conversazioni di camerata e ridacchiare sulle reazioni dei soldati nell'apprendere di essere in missione nel mezzo di un'invasione aliena, ma l'impatto sulla trama resta infinitesimale. Anche il tanto promosso aggiornamento dell'IA nemica si rivela presto un clamoroso buco nell'acqua, tradendo un equilibrio perfezionatosi nel corso di oltre una decina d'anni e appesantendo la grossa mole di già snervanti sparatorie. Al pacchetto distribuito su Steam alla modica cifra di 9,90€ restano poche lodi, quindi, circoscritte al solo comparto audio, per l'ottimo doppiaggio e la buona scelta delle musiche.
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