“Le donne mi interessano perché sono misteriose e perfide. A volte sono madonne, a volte sono prostitute. Con i loro aspetti complessi non mi annoiano mai”…”Non me ne frega niente di preservare. Per me può scomparire tutto. Anche i libri devono essere vissuti, consumati, maneggiati. Un po’ come le polaroid che piano piano si modificano nei colori, fino a svanire”.
Nobuyoshi Araki maestro della fotografia erotica contemporanea. Nasce a Tokyo il 25 maggio 1940, dopo studi sulla fotografia e il cinema presso la Chiba University, si trasferisce per lavorare a Dentsu.
Qui conosce Yoko, sua futura sposa.
Dopo il matrimonio, pubblica una raccolta di fotografie (Sentimental journey, 1971), scattate alla moglie durante il loro viaggio di nozze. Yoko muore nel 1990 di cancro alle ovaie. Le foto dei suoi ultimi giorni vengono pubblicate dall’artista giapponese in un libro intimista dal titolo Winter journey.
Conosciuto da tutti per i suoi reportage sull’industria del sesso giapponese, si focalizza prima su Kabukichō, storica zona a luci rosse di Shinjuku (raccolte in Tokyo lucky hole), per poi catturare con il suo obiettivo tutto ciò che rappresenta la caducità dell’essere e la sua trasformazione nel tempo.
Le sue immagini sono fiori sensuali, donne in kimono, strade affollate e caotiche, vicoli stretti, cieli solcati da nubi o tramonti struggenti. Nei suoi scatti ci sono varie forme di manifestazione del desiderio erotico sfociando nell’esplorazione della morte. Eros e thanatos si sfiorano e si mescolano.
Ammirato per la sensualità e disprezzato per la durezza, provocatorio ai limiti della pornografia.
In equilibrio tra tradizione e innovazione, dove si incontrano e scontrano passato e presente, le sue ragazze posano disinibite. Immagini di giovani donne legate con delle corde in stile Kinbaku, rimandano alla schiavitù sessuale, appese ai soffitti, distese sui tatami, o ritratte in camere d’albergo.
La donna e Tokyo divengono assolute protagoniste di un racconto in polaroid, bianchi e neri e pellicole ritoccate a mano, che esplora i confini tra il sacro e il profano e la realtà e la finzione.