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Prospettive: Omaggio di parole a Luigi Ghirri

Creato il 07 settembre 2015 da Wsf

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Nasce a Scandiano (Reggio Emilia) il 5 gennaio 1943.
Inizia a fotografare nel 1970 lavorando principalmente per artisti concettuali; in questo anno dà il via a ricerche che verranno pubblicate con i titoli “Diaframma 11,1/125 luce naturale” e “Italiailati”. Del 1972-1974 è il lavoro “Colazione sull’erba”; nel 1973 realizza “Atlante” e tiene la prima mostra personale a Modena. Lavora inoltre come grafico e nel 1975 è scelto come “Discovery” dell’anno da “Time-Life”; nello stesso anno è pubblicato un portfolio di otto pagine in “Time-Life Photography Year”.
Nel 1977 fonda insieme a Paola Borgonzoni e Giovanni Chiaramonte la casa editrice Punto e Virgola, per i tipi della quale pubblica, in Italia e in Francia, Kodachrome (1978) frutto di una ricerca intrapresa all’inizio del decennio.
Nel 1979 il CSAC dell’Università di Parma gli dedica una grande mostra monografica.
Nel 1982 è invitato all’esposizione “Fotographie 1922-1982” alla Photokina di Colonia. L’anno seguente la rivista “Lotus International” gli affida l’incarico di fotografare il cimitero di Modena di Aldo Rossi. Inizia ora un intenso lavoro finalizzato all’analisi dell’architettura e del paesaggio italiano realizzando volumi su Capri (1983), con Mimmo Jodice, l’Emilia Romagna (1985-1986), Aldo Rossi (1987) ; collabora inoltre stabilmente con la rivista “Lotus International”. Svolge anche un’importante opera di organizzazione di progetti espositivi, tra cui “Iconicittà”(1980) al PAC di Ferrara, “Penisola”(1983) al Forum Stadtpark di Graz, “Viaggio in Italia” (1984), mostra itinerante, e “Descrittiva” (1984) per il Comune di Rimini.
Nel 1985 pubblica un volume sulle opere di Paolo Portoghesi e porta a termine un lavoro sulla Città Universitaria di Piacentini, l’anno successivo intraprende il progetto di lettura del paesaggio padano “Esplorazioni lungo la via Emilia”.
Nel 1988 viene pubblicato il volume “Il Palazzo dell’Arte“, di A.C. Quintavalle, corredato da una sua ricerca fotografica sui principali musei italiani e stranieri.
Nel 1991 conclude un lavoro su Giorgio Morandi, che lo aveva impegnato per due anni.
Muore a Roncocesi (Reggio Emilia) il 14 febbraio 1992.

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Immagine

la perizia del vuoto
spinge una quiete
da sorvegliare

( guarda con i tuoi occhi
che i miei sono consumati )

basta un’ombra
per scomparire

alla parola sola
non arrivare mai

di Carmen Morisi

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semaforo

noi nascondiamo gli occhi
mentre la parola muta scorre
inciampa il passo quando la calma
dimentica l’uno dell’uno dopo l’altro
così si alza la terra confonde l’orma
alziamo la polvere e sempre sfigura
lo stesso semaforo rosso all’angolo, la tana
incrocio di cardi e decumani
casa della ragione che giustifica

di Maria Luisa Giaquinto

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Sinossi di Mariella Buscemi

Quando nuda
M’apro in vocali
E la parola mi fa spasmo
Al centro del petto
Imperitura
Si contorce in crampo d’anima
Su uno iato ancora disfatto
Con lente doglie
Si scioglie l’inchiostro
E giunge alle caviglie
Incontro ai collassi
Della mia interiorità
Giù tra gli abissi
Con le lettere in quintessenza
– Alfa e Omega –
La china sia lungaggine di pensiero
E sinossi
Nel parto delle mie parole

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ghirri lambertini

Spero nella pioggia
nel senso geometrico che porta in grembo,
nel suo cadere senza paura
e sparire, nessuna traccia.

di Sonia Lambertini

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luigi ghirri

SU UNA PANCHINA di Marino Santalucia

Non importa se le lacrime
montino come la marea
oppure scendano
rugiada in un roseto
nel quale
stai per ore ogni giorno
abbracciata ad un ombrello di pensieri
con l’età giusta
per bruciare gli occhi.

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Non mi devi dire, caro amico, che la fotografia non è arte.
Non devi confondere l’arte della fotografia con l’esaltazione della tecnologia; la tecnica non è altro che lo strumento al servizio dell’artista.
La fotografia artistica è luce. E’ colore. E’ profondità. E’ composizione dell’immagine. E’ equilibrio. E’ atmosfera.
La fotografia artistica ti consente di “ammirare” cose che tutti i giorni ti capita di “vedere”: per esempio un distributore di carburante; due auto in un parcheggio urbano; un canale; una strada; oppure un canale ed una strada
affiancati; o, magari, se vivi in una località di mare, una giostrina su una spiaggia deserta.

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Quando un fotografo ha la capacità di trasmetterti emozioni per te nuove, semplicemente mostrandoti la tua quotidianità, allora, sì: quel fotografo è un grande artista.

di Paolo Davide Manina

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Paralleli infiniti il cielo appende
un pentagramma della migrazione
sul tetto delle case senza antenne

_ non c’è segnale, ognuno attende solo
monta le pietre, i muri a fermo immagine

contro il mare un sipario quotidiano
disteso all’attenzione fluttuante
una macchia di rosso sulla quiete

e il cielo inscena un foglio quasi bianco
un profondissimo disegno cieco

di Patrizia Sardisco

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