un successo del passaparola, quello di Claudia Piñeiro, cresciuto lentamente ma inesorabilmente. Noir ironici, frizzanti e con il giusto ritmo narrativo. Personaggi che con le loro sfaccettature psicologiche ben rappresentano la classe media argentina. A breve in libreria:
Un comunista in mutande, Claudia Piñeiro,
Feltrinelli
Una ragazzina di tredici anni ricorda l’estate del 1976 a Burzaco, provincia di Buenos Aires. Fa molto caldo e per il padre, rivenditore di ventilatori, questa è una fortuna. Appartenente alla piccola borghesia argentina, la ragazza gode di una vita serena, di quelle comuni, di tutti i giorni: la piscina con le amiche, la nonna col pollaio in fondo al giardino, le vivaci riunioni di quartiere per rivendicare il primo monumento alla bandiera. Ma quell’estate tutto cambia e quando un golpe militare destituisce Isabelita Perón a favore di un “governo d’emergenza”, è l’inizio della dittatura e della paura per il padre così amato. Paura dovuta al fatto che è un comunista dichiarato, seppur del genere romantico, utopico, non del tipo attivo nelle lotte politiche. Ma sono tempi pericolosi, in cui anche solo un sospetto può far scomparire.