La Quinoa è una pianta della stessa famiglia di spinaci e barbabietola. Non è un cereale, ma prestandosi ad essere utilizzata similmente a questi, è definibile come pseudocereale. Questa pianta possiede qualità tali da renderla, per molti aspetti, un alimento più “completo” del riso e del frumento. Innanzitutto, cresce e vive in condizioni estreme, impossibili per altre piante, come steppe aride e deserti salini, e ad elevate altitudini; per questi motivi è una grandissima risorsa per tutte quelle zone del mondo in cui c’è emergenza idrica, inoltre non è soggetta a particolari parassiti ed è praticamente esente dall’attacco di funghi e muffe. Le popolazioni andine la coltivano da 5000 anni; pianta sacra e dalle note proprietà curative, veniva chiamata grano madre ed era il piatto principale della popolazione Inca.
Contrariamente a quanto si pensi, non è un cereale, benchè venga cotta e preparata come se lo fosse.
E’ facile e veloce da cuocere e si presta a diverse preparazioni.
Qui di seguito vi propongo una ricetta facilissima e di sicura riuscita a base di funghi…
INGREDIENTI per 4 persone:
- 200 gr di quinoa
- 1 spicchio d’aglio piccolo
- dado vegetale senza glutammato
- 3 funghi porcini ( oppure funghi surgelati al naturale)
- 1 pugno di nocciole tostate
- un po’ di vino bianco
- prezzemolo
- olio
- sale integrale
- pepe
Fate cuocere la Quinoa in acqua con il dado per 15-20 minuti fino a quando non l’avrà completamente assorbita.(ovvero l’acqua dev essere il doppio del suo peso).
Nel frattempo preparate i funghi, lavateli e asciugateli con cura, tagliateli a lamelle e fateli cuocere in una padella antiaderente dove avrete già preparato e soffritto dell’aglio e del prezzemolo con l’olio per qualche minuto. (se usate funghi surgelati il procedimento è identico).
Salateli e sfumate con del vino bianco.
Completate la cottura e infine aggiungete la Quinoa e le nocciole tostate e tritate.
Fate insaporire qualche minuto e servite.
Purtroppo la coltivazione ha costi elevati e ne deriva che questo (pseudo)cereale sia poco diffuso; lo si può comunque trovare nei negozi specializzati in alimentazione biologica. Il sapore dei suoi semi ricorda la nocciola ed è ottimo se combinato con riso o farro, poichè da solo tende a diventare un po’ gelatinoso; tuttavia i suoi grani possono sempre essere tostati, con un filo d’olio, ottenendo un prodotto simile al pop-corn.
Sia per la Quinoa sia per l’Amaranto, quindi, le ricette possibili sono tante e fantasiose: ora non rimane che mettersi ai fornelli!
POLPETTINE ESTIVE DI AMARANTO PROFUMATE AL BASILICO E PAPRICA
Ricetta per 3 persone:
- 1 bicchiere grande di amaranto
- sale
- 1 patata piccola
- peperone al vapore q.b. (ndr. Io ne ho messo veramente poco, giusto per dare sapore)
- basilico tritato
- paprica
- pane grattugiato (*)
- olio q.b.
- (*) Io ho usato pane grattugiato senza glutine.
Cuocere l’amaranto in una pentola con 2 bicchieri di acqua e sale q.b. L’acqua dovrà consumarsi tutta. Fate raffreddare e unite il prezzemolo tritato, un pizzico di paprica e il peperone tagliato a quadretti e la patata passata allo schiaccia-patate. Con le mani, formate delle polpette e passatele nel pane grattugiato. In una padella anti-aderente versate un filo di olio e cuocete le polpette da entrambe le parti. Servire subito e buon appetito !!
Alessio Rinelli
Personal Trainer e massaggiatore sportivo
Presidente Associazione “Fitness & Benessere”