Il Paese reale è in crisi, le vertenze si susseguono minuto per minuto. Oggi però colpo di scena.Oliviero Cassino, uomo simbolo della protesta Wagon Lits, e’ sceso dalla torre faro della stazione Centrale di Milano, dove vi e’ rimasto per tre mesi. Assieme a lui erano saliti sulla torre altri due colleghi, poi scesi, come protesta per il taglio dei treni notte delle Ferrovie e i conseguenti esuberi di personale. Cassino ha proseguito la sua protesta. In suo sostegno Vinicio Capossela improvviso’ un concerto tra i binari. sulla struttura rimane ora un altro lavoratore: dovrebbe trattarsi di Stanislao Focarelli, di 37 anni, di Voghera (Pavia), che si era aggiunto in un secondo momento, il 3 febbraio scorso.
Ma dalle torrette e dalle ciminiere c’è chi scende e chi sale. In Emilia un artigiano e’ salito su un traliccio per protesta per alcuni conti non saldati. A dare l’allarme al 112, alle 8.40, è stato un ingegnere del cantiere che ha visto l’uomo rannicchiato in alto. “C’é un uomo su un traliccio – ha detto – e minaccia di buttarsi sotto”. Per questo motivo la linea ferroviaria ad alta velocità tra Bologna e Milano è rimasta bloccata per alcune ore in entrambe le direzioni. La linea e’ stata riattivata attorno alle 11.
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Immediato l’intervento dei carabinieri che hanno subito inviato pattuglie nel cantiere di via Gramsci, allertando nel contempo anche vigili del fuoco e il 118. Subito però sono state anche avvertite l’autorità giudiziaria e le ferrovie, per disporre per motivi di sicurezza lo stop sulla linea e la sua contemporanea disalimentazione.
L’uomo e’ un 40enne originario di Scandale e residente a Reggio Emilia, titolare di un’impresa edile. Lamenta di non essere stato pagato per i lavori eseguiti. Sul posto è arrivata anche la moglie. Dopo l’abbraccio con la donna, l’artigiano, in buone condizioni di salute, è salito in ambulanza diretto all’ospedale.
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