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Proteste contro Bonolis e la gag del filippino in tv, la comunità di Roma: "Vogliamo le scuse" (Adnkronos)

Creato il 15 novembre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
Il nuovo personaggio di Paolo Bonolis nel programma "Avanti un altro" su Canale 5, la caricatura di un filippino con capelli lisci e neri e pronuncia incerta che interroga i concorrenti su materie 'domestiche', ha scatenato una tempesta di proteste su Twitter, con giudizi di inopportunità sulla gag a pochi giorni dal tifone che ha investito le Filippine.
Con l'hashtag #bonolis si susseguono ciguettii in cui si dà conto e si commenta la performance, sottolineando negativamente anche l'uso dell'inno nazionale filippino.
In particolare ha superato le 1.500 condivisioni una immagine che riassume bene la reazione della comunità filippina in Italia: la foto è quella di un ragazzo filippino alla cerimonia di laurea della International School of Milan con sovraimpressa una scritta, in inglese, con il ringraziamento del ragazzo ai genitori per il loro lavoro che gli ha permesso di laurearsi.
"...mio padre è un portinaio e mia madre aiuta nelle pulizie domestiche, 'La Filipina'. Non mi vergogno di dirlo e infatti quello che voglio dire oggi davanti a tutti è 'mamma e papà grazie, vi voglio bene, voi siete la ragione per cui mi trovo qui oggi'".
A completare il tutto una foto di Bonolis nei panni de 'Il filippino' e la richiesta di rispettare inno nazionale e popolo delle Filippine.
Non sono mancate neppure reazioni ufficiali. Il consigliere aggiunto di Roma Capitale, Romulo Sabio Salvador, filippino, ha scritto all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom). Nella lettera, a nome della comunità filippina residente a Roma e indirizzata anche all'Ufficio nazionale anti-discriminazioni razziali (Unar) e a Mediaset, si chiedono alla produzione della trasmissione pubbliche scuse ai filippini.
"La comunità infatti è indignata dalla rappresentazione del nuovo personaggio proposto dal presentatore Bonolis, il filippino (interpretato dallo stesso Bonolis, ndr) - si legge in un comunicato -, il quale propone uno stereotipo così limitante del Filippino, che parla in maniera incomprensibile e lavora come collaboratore domestico".
"L'aspetto più offensivo - si legge nella lettera del consigliere aggiunto - della caricatura risiede nell'utilizzo, durante l'introduzione del personaggio, della base musicale dell'Inno nazionale filippino ascoltato dal presentatore stringendo sul cuore uno straccio per spolverare. Questa parodia è ancor più deprecabile in quanto in onda in una fascia oraria che annovera tra gli spettatori anche adolescenti e bambini, contribuendo in questo modo a diffondere un messaggio diseducativo che si contrappone al principio di integrazione fra culture che dovrebbe, invece, essere incoraggiato in una società multietnica come la nostra. Infine, ma non meno importante, quanto descritto ha particolarmente toccato la sensibilità della comunità Filippina che in questo momento delicato di lutto nazionale, a causa del tifone Haiyan, avrebbe bisogno di sostegno morale anziché di offese gratuite alla propria dignità".

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