A seguito della sentenza di condanna degli esperti della Commissione Grandi rischi della Protezione Civile per il terremoto del 6 aprile 2009 a L’Aquila, colpevoli di “non aver allertato” la popolazione residente sui rischi del sisma (leggi anche “Terremoto L’Aquila, condannati gli esperti della Commissione Grandi rischi“) oggi l’ufficio di presidenza della Commissione Nazionale per la Previsione e la Prevenzione dei Grandi Rischi – formato dal Presidente, Luciano Maiani, dal Presidente emerito, Giuseppe Zamberletti, e dal Vicepresidente, Mauro Rosi – ha rassegnato le dimissioni al Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il Presidente Maiani ritiene “che la situazione creatasi a seguito della sentenza di ieri sui fatti dell’Aquila sia incompatibile con un sereno ed efficace svolgimento dei compiti della Commissione e con il suo ruolo di alta consulenza nei confronti degli organi dello Stato”.
Il Dipartimento, inoltre, informa che il Professor Mauro Dolce ha presentato le sue dimissioni da direttore dell’Ufficio III – Rischio sismico e vulcanico. All’esito dell’iter amministrativo previsto, il Professore verrà assegnato ad altro incarico.
Ricordiamo che la sentenza del tribunale aquilano ha dichiarato colpevoli Franco Barberi, Enzo Boschi, Mauro Dolce, Bernardo De Bernardinis, Giulio Selvaggi, Claudio Eva e Gianmichele Calvi, per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose, condannandoli a 6 anni di carcere, 7,8 milioni di euro di risarcimento ai familiari delle vittime e il deferimento perpetuo dagli uffici pubblici.