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Protezione perimetrale e terrorismo psicologico

Da Mauro

Protezione perimetrale e terrorismo psicologicoNon so se sia il termine esatto, ma io lo chiamo Terrorismo Psicologico:  si tratta della tecnica usata da molti ‘venditori’ di sicurezza di portare con sè ritagli di articoli di giornale, narrazioni di fatti (forse) accaduti ed altre leggende metropolitane per incutere nel malcapitato potenziale Cliente la paura che i ladri siano già pronti a sferrare l’attacco — è solo questione di tempo, stanno per arrivare. Ma non basta. Non solo arriveranno presto (prima degli alieni e in tempo per la fine del mondo nel 2012), ma arriveranno anche la notte, mentre state dormendo e, se siete fortunati, vi narcotizzeranno e vi risveglierete con la casa svuotata — se andrà male, vi sveglieranno per chiedervi dove tenete la cassaforte e passerete un brutto quarto d’ora (o anche un paio di ore…).

Certo, i furti esistono veramente: gli ultimi dati statistici in mio possesso parlano di una media sul territorio Italiano di circa 400 furti ogni 100mila abitanti — anche se questo dato è da prendere con le molle perché sappiamo che non tutti i furti vengono denunciati. La probabilità, dati alla mano, non è neanche così bassa (1 su 250), ma dobbiamo tenere conto che in queste cifre ci sono anche negozi, magazzini, aziende, etc.

Quindi ?  Quindi è vero: la sicurezza è importante e proteggere la Vostra casa, la Vostra famiglia ed i Vostri beni merita la dovuta attenzione. I furti esistono ed il rischio è reale. Ma non trasformate la Vostra abitazione in una prigione con inferriate a tutte le finestre e sistemi da attivare e disattivare come nel caveaux della Banca d’Italia. Primo, perché ci dovete vivere dentro; secondo perché non è assolutamente necessario.

Per esempio, Vi sembrerà banale, ma una delle cose più importanti da fare se avete una casetta isolata o un terrazzo facilmente accessibile è creare una situazione di pre-allarme. Fate collegare i sensori perimetrali a delle luci: tutte le centrali hanno dei relè che possono comandare un semplice interruttore che comanda le luci del giardino o sul terrazzo. Illuminare l’area protetta significa spaventare l’eventuale intruso prima che sia entrato ed attirare l’eventuale attenzione di vicini o passanti. Inoltre, il buio e l’effetto sorpresa sono i migliori alleati dei ladri: una luce accesa unita ad una segnalazione acustica interna (che, Vi garantisco, nel silenzio della notte si sente benissimo) saranno sufficienti per fare da deterrente all’intrusione e per svegliarVi senza scatenare il panico di un allarme generale.
Il collegamento alle luci esterne è un’operazione semplice, poco costosa (se avete modo di fare la predisposizione del cavo è un lavoro di pochi minuti) e molto efficace.


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