Mentre stiamo tifando, affinché il paese Italia possa finalmente avere una destra normale (con la sinistra ci siamo sfiniti, ma continuiamo a sperare), nel paesello Valle d’Aosta il nostro Donzel continua a mostrarsi pronto al richiamo dell’Union. Le prove sono quasi quotidiane, l’ultima riguarda la scuola. Sostiene il Raimondo, un modello tipicamente valdostano. Vuole che lo stato giuridico e il trattamento economico degli insegnanti traslochino da statale a regionale, esattamente quello che vogliono l’Union, bulimica di controllo sulle persone, e il Savt suo sindacato servo. La regionalizzazione dei contratti significa avere potere sulla testa di tutte quelle persone che al momento godono di una certa libertà di pensiero, senza correre dei seri rischi. Chissà cosa dirà la CGIL? Ci piacerebbe che una parte del PdL locale mollasse Berlusconi e si avvicinasse a Fini, che non si svendesse al nostro “imperatore”, che dimostrasse dignità e coerenza. Ci piacerebbe perché sarebbe un segno di autonomia politica, quella autonomia che il Pd non ha mai espresso e che non vuole esprimere.
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