Altro giretto...altra prova. Ormai mi sono invaghito di questi test e vi sovradimensiono i cojones con queste recensioni.Oggi parliamo di caschi e nello specifico del nuovo Shark Explore-R.Prima della prova facciamo un po' i fighi.Shark è una nota casa di dispositivi di sicurezza, principalmente caschi, è una delle poche che negli ultimi anni ha proposto nuovi modelli, nuove soluzioni e non solo nuove grafiche (se poi fate mente locale vi stupirete nel vedere nomi blasonati che da qualche tempo fanno quasi solo aggiornamento grafiche). In un momento come questo è positivo che ci sia chi fa sviluppo e propone nuove soluzioni.Forse anche per questo Shark ha appena vinto il “Rider
Product Brand Of The Year 2014”, un premio inglese (mi pare) molto prestigioso.
Il casco in questione è un casco molto particolare che si presta ad una doppia configurazione: integrale o enduro con i googles appositi.Prima di procedere con le caratteristiche e poi con la prova, una riflessione.Ci sono alcune correnti per quel che riguarda i caschi, c'è chi dice che devono essere senza alcun orpello, neutri, duri e puri (pensate a Shoei quanto tempo ci ha messo per inserire il visierino parasole nei suoi caschi perchè lo riteneva una limitazione alla struttura del casco) e chi invece è per i caschi full-optional, ricchi di soluzioni e concessioni alle comodità e alle praticità molto lontane dai caschi racing uso pista. Ecco, Shark è evidentemente per il Full-Optional.Il casco ah, non l'ho detto, parliamo di un casco in fibra di carbonio e fibre composite, sviluppato su due calotte e in cinque taglie (se avete letto i nostri post sui caschi sapete che in queste poche parole ci sono molte informazioni).Dicevamo, casco full-optional. Intanto nella modalità casco integrale abbiamo il visierino parasole retrattile. Poi abbiamo il sistema easyfit per chi, come me, porta gli occhiali e devo dire che non è solo una trovata di marketing, il sistema agevola proprio e credo che più che aiutare nella calzata preservi le stanghette, alla lunga. Poi hanno il sistema “dito d'aria” ovvero una levetta che apre la visiera di un dito, ideale per togliere appannamento o per respirare un po', magari dopo un rutto post grigliata mista in una tipica trattoria appenninica. Devo dire che, presa la mano con la levetta, è un'altra comodità reale. Quindi un casco che pare puntare solo su un look unico e molto aggressivo ed invece, almeno sulla carta, ha molte frecce in faretra: comodità e comfort, modularità con le due configurazioni e qualità costruttiva.
Vediamo se la prova conferma tutto questo.Due premesse alla prova: io non sono un tester, un tecnico o un esperto in caschi, sono uno che gira in moto e neppure tanto quanto vorrebbe; questa prima prova l'ho fatta in modalità “enduro”, con il visierino montato e i googles.Bene, la prova. Condizioni: giornata con vento presente, non fastidioso ma presente; sole; freddo cane (per essere metà Aprile); circa 300km fra statali e passi appenninici.Il casco è molto comodo e leggero, per ilcollo, anche dopo i quasi 300 km (partenza ore 9,00 rientro ore 14,00 con sosta per panino e tentativo di riscaldarsi) nessun affaticamento.Calzata ottimale, fermo ma comodo. Ho apprezzato una copertura della “coppa” e del collo molto protettiva. Prima di parlare di aria in faccia e rumorosità una nota. La prova è stata fatta con la Baronessa (R1200GS ADV), una moto molto protettiva, il parabrezza davanti pare un cinema. Questo
influenza ovviamente l'aria e i rumori, se avessi provato il casco con una Tuono avrei avuto riscontri diversi (poi però mi dite perchè mi dovrei mettere un casco con gli occhialoni su una
Aprilia Tuono). Però i miei commenti sono sempre fatti da questa moto e anche i confronti. Quindi non prendete quello che scrivo in senso assoluto ma relativo.Mi aspettavo che in versione “enduro” i rumori fossero più forti. Invece, per quanto è evidente che un casco chiuso sia più silenzioso, il tutto si limita ad un brusio che non mi ha causato mal di testa o ai denti...e questo è un dato significativo, fidatevi.Ovviamente la visierina aggiuntiva che si monta per dare il look giusto al casco fa defluire l'aria e quindi non “tira” il collo indietro. No dai quando ho fatto l'ultimo tratto in piedi sulle pedane ad una velocità un poco sostenuta un po' tirava, lo ammetto.Gli occhialoni aderiscono bene e non arriva aria, giusto un filo, quello che rende piacevolmente ventilato il casco. Nota, oggi era freddo ma io non ho avuto freddo. Credo che questa versione possa essere molto comoda nelle giornate più calde, proprio perchè fa traspirare. Ah, i googles sono lievemente oscurati (ed esistono altre montature e altre lenti) e quindi non vanno usati di notte o comunque con scarsa luce. Unico dubbio che mi è venuto è quanta dose di sfiga ci voglia perchè un'ape si infili nel pertugio che i googles lasciano nell'apertura del casco. Cioè, avete presente quando aprite di un dito la vostra visiera e quella baldracca dell'ape-Maya decide di infilarsi proprio lì? Ecco, questa eventualità c'è anche per i googles.Detto questo, il casco è molto leggero, aria non ne arriva in faccia e non ne sale dal collo, il rumore è contenuto. La visibilità è buona, probabilmente in versione casco integrale con la visiera normale la visuale è ancora più ampia ma oggi ho superato tutti i miei test di visuale (ebbene sì, ho un rituale di prove che faccio per allenare la vista).Ultima importante nota positiva: il look è veramente da duri, ho sventato una rapina, un tentativo di scippo, un rapimento e un furto d'auto solo guardando i malviventi e scuotendo la testa. L'effetto su di loro è stato devastante. Pensate se guidassi un Multistrada...potrei girare per l'Italia a combattere il crimine.Nota negativa. Mah,
il fatto dell'ape che potrebbe, in fin dei conti la legge di Murphy esiste; il fatto che se non ci si porta dietro la visiera normale si corre il rischio di avere un casco limitato (tipo se decide di piovere di brutto ma non per l'acqua, per lo scuro). Però il cambio da una configurazione ad un'altra è veramente facile e veloce.In definitiva, da integrale credo sia un casco ottimale, senza difetti evidenti (ma mi riprometto di farvelo sapere appena lo provo così), in versione “enduro” è un ottimo casco a medio raggio (direi che una giornata da 5/600km di curve la si fa bene) per tutte le temperature, protettivo, che ripara bene e originale. Per una vacanza con 4/500 km di autostrada magari è meglio usarlo integrale.
Immancabile il selfie finale...