3 AGOSTO – Lunedì 29 luglio, davanti alle telecamere di Sky – “occhio” oramai fisso di ogni evento sportivo e non – con la presentazione del nuovo e tanto atteso calendario ha preso luce la nuova stagione del campionato di serie A. A parte le consuete regole – alternanza per le città con due squadre, prima partita in casa se si è disputata fuori quella del campionato scorso, ecc. – spicca quest’anno l’assenza di teste di serie. Fin dalla prima giornata ecco quindi l’opportunità di assistere ad incontri tra squadre di vertice o presunte tali. Per quanto riguarda l’Hellas l’avvio non sarà dei più facili visto che nelle prime 5 giornate gli scaligeri riceveranno la visita di Milan e Sassuolo e saranno ospiti rispettivamente di Roma, Juventus e Torino. Grande fascino assume sicuramente la giornata d’esordio che vedrà i gialloblù impegnati in una sfida dal sapore tutto particolare contro il Milan. Partita densa di emozioni che rievoca ogni volta la leggenda della “Fatal Verona”, costata negli anni ai rossoneri – come non ricordare il famoso 5-3 della stagione 1972/73 – ben due scudetti e una stella.
Se distogliamo per un attimo l’attenzione dai temi prettamente sportivi, una diversa chiave di lettura dell’incontro è rappresentata a mio avviso dall’accoglienza che il pubblico gialloblù potrà riservare a Mario Balotelli. L’attaccante del Milan e della Nazionale, talento “indiscusso” del calcio italiano, è spesso al centro di contestazioni da parte del pubblico – sfociate talvolta ahimè anche in episodi di becero razzismo – per il suo provocatorio atteggiamento da “guascone”. Negli ultimi anni, con addosso le maglie di Inter e Manchester City prima e Milan ora, il Mario nazionale è stato infatti “bersaglio preferito” delle varie tifoserie avversarie che non gli hanno certo risparmiato gesti e cori di disapprovazione.
La sera del 25 agosto, visto anche i trascorsi non proprio felici delle ultime stagioni – la società scaligera ha pagato negli anni con svariate multe e con una partita a porte chiuse alcuni suoi atteggiamenti “oltre le righe” – il Bentegodi e tutta la tifoseria gialloblù avranno addosso gli occhi puntati delle telecamere e non solo. Dallo scorso campionato tuttavia, grazie al paziente ed attento lavoro operato dalla società scaligera in tal senso, il vento sembra essere cambiato. Ora, però, arrivano gli esami più importanti dove dovremo essere bravi a dimostrare di essere in grado di superare anche questa prova.
Io credo – e con questo mi trovo d’accordo con Zeman – che gli attacchi a Balotelli siano spesso frutto più dei suoi atteggiamenti provocatori che del colore della sua pelle. Forse l’attenzione a volte esagerata riservata da parte dei media a questo fenomeno ha poi consentito ai soliti “quattro imbecilli” una visibilità decisamente immeritata. Ritengo tuttavia che il “dissenso” – sportivo s’intende, ci mancherebbe altro – verso giocatori o squadre avversarie, seppur come dire lecito, debba e possa essere manifestato in tutt’altro modo. Qualche sfottò o dei semplici fischi sono sicuramente metodi più efficaci o quantomeno simpatici, senza cedere ingenuamente alle provocazioni.
Ecco quindi che tra le varie prove che saremo chiamati a superare nel prossimo campionato – in primis l’ottenimento della salvezza il prima possibile – ci sarà senza dubbio quello di far vedere ai vari “avvoltoi” che Verona è finalmente cresciuta anche sotto questo aspetto. Per un Bentegodi vestito a festa – e quest’anno sarà spesso così visti gli oltre 15.000 abbonati – una vera e propria “prova di maturità”. Superiamola tutti insieme….
Enrico Brigi
Articoli Collegati:
- Gran finale
- Ancora insieme
- Verso la partitissima
- La corsa continua