l'articolo originale
Personalmente non sento la necessità di una bara ergonomica che mi possa garantire una postura rilassante da morto, e neppure sento il bisogno di particolari in legno laccato intarsiato ad abbellire una costudia per i miei resti che dovrebbe finire con me sottoterra.
Insomma: il “marketing” e le tradizioni relative a quel che rimane di una persona non mi trovano molto entusiasta.
Mi fa arrabbiare tantissimo vedere persone che provano a rifilarti ogni gadget al solo scopo di non “farti sfigurare” di fronte alle altre persone che soffrono con te la perdita di un caro.
Il corpo morto è niente.
Io ho intenzione di farmi cremare. Volete farmi provare l’urna adesso? L’urna non la voglio.
Buttate le mie ceneri. In mare, in montagna, in giardino o in un water. Dove volete.
Che volete che me ne freghi del mio corpo e di cosa ci farete? Ci sono problemi più importanti a cui pensare. Ad esempio che sono morto.
Dal TGCom del 10 Novembre 2010. Qui trovate anche delle foto…
Prova la bara e vinci un funerale. E’ la singolare iniziativa di un’agenzia funebre barese che nella settimana dedicata ai defunti ha inaugurato un nuovo showroom dando la possibilità ai propri clienti di testare la comodità della cassa. Una trovata promozionale in grande stile con tanto di rinfresco atipico della tradizione dei funerali all’americana, dicono gli organizzatori, ma con prodotti rigorosamente locali: dal provolone ai taralli, dalla mortadella alle orecchiette passando per olive e bruschette. I partecipanti hanno così potuto immaginare il proprio funerale con tanto di foto ricordo nella bara. Per loro, anche la possibilità di vincere due viaggi, di cui uno, però, solo andata. Oltre a un soggiorno in una capitale europea, infatti, i baresi accorsi in massa al “Funeral center” potrebbero vincere addirittura tutto quanto necessario per celebrare lo loro dipartita. “Da consumarsi, preferibilmente entro i prossimi 100 anni”, fanno sapere dall’agenzia